Novità
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La scuola serve a vivere meglio, non a produrre di più
(Nando Cianci)
Cos'è Scuolaslow
Scuolaslow è una piazza nella quale incontrarsi, discutere, raccontare le riflessioni, le esperienze, le pratiche intrecciate con l'idea di una scuola slow, vale a dire sottratta...
Una maniera di esistere, di Duccio Demetrio, Raffaello Cortina, Milano, 2021, pp.316, € 19,00.
Scriveva Leopardi nelle Operette morali: “Un uomo fatto all’antica” è un uomo “dabbene e da potersene fidare”. Oggi questa immagine virtuosa è andata smarrendosi. Attribuire tale qualità morale a qualcuno può significare accusarlo di essere un conservatore, se non un reazionario. Nel migliore dei casi, si è tacciati di non stare “al passo con i tempi”, di non saperne vedere i vantaggi. Questo libro mostra invece che l’essere all’antica implica alcune delle nostre qualità migliori. Fra queste, la sensibilità per le memorie personali e altrui, per la conoscenza storica, per virtù e valori che paiono dimenticati. E poi, si è tali per modi di fare, parlare, desiderare, non volti nostalgicamente al passato ma orientati a sentimenti in controtendenza, ostili verso ogni forma di volgarità. Piuttosto propensi alla pratica della lealtà, della generosità, dell’amicizia. L’essere all’antica, su cui il libro sfata i pregiudizi più frequenti, arricchisce e non sminuisce il nostro modo di esistere. Per non vivere di solo presente e non esserne troppo contagiati.
Il furore dell'identità
di Maurizio Bettini,
il Mulino, Bologna, 2020, pp. 176, € 14,00.
«Non sei della tribù. Hai sbagliato foresta»: due icastici versi di Giorgio Caproni, l’epigrafe ideale per i nostri anni ossessionati dall’identità. Identità culturale, nazionale, regionale, gastronomica, padana, veneta, catalana… ormai sembriamo preoccupati solo di stabilire chi appartiene alla tribù e chi no, chi deve stare nella nostra foresta e chi andarsene, chi è «noi» e chi è «loro», angosciati dalla nostra identità da affermare, da difendere in quanto paurosamente minacciata dal proprio declino. Le nuove parole d’ordine sono delimitare, escludere e soprattutto «rimettere a posto» i diversi, per vincere la ripugnanza suscitata dal «disordine» che essi sembrano introdurre. Questo libro passa in rassegna i misfatti del furore identitario nella nostra conversazione culturale, dall’atteggiamento verso i migranti e i rom all’ossessione per la purezza, persino alla moda dei tatuaggi. Una guida alla nostra foresta, un filo per uscirne.
I Greci e l’arte della persuasione, di Laura Pepe, Laterza, Bari-Roma. 2020, pp. 206, € 18,00.
«Secondo una celebre e fortunata espressione omerica, le parole sono alate: non tanto come gli uccelli, ma piuttosto come le frecce, che tagliano l’aria veloci per andare dritte al bersaglio e far breccia nel cuore di chi le ascolta. Da sempre i Greci sanno che la parola serve a convincere, a mostrare che cosa è vero e che cosa è giusto. Ma sanno anche che essa ha in sé una forza magica: può trasformarsi in incantesimo, capace di dominare e di trascinare l’animo di chi ascolta; di ammaliare come la musica e di curare come una medicina; ma, soprattutto, di ingannare e di illudere».
È possibile, nell’istruzione e nell’educazione, assegnare alla tecnologia il ruolo di strumento? O essa sprigiona una tale autonoma potenza che la destina inesorabilmente a dettare tempi, ritmi, modi e persino contenuti del processo formativo? La ragione strumentale ci spingerà a forza verso la proliferazione di ambienti educativi virtuali in sostituzione di quelli reali? La figura del docente potrà essere insidiata dalle intelligenze artificiali o continuerà ad affermarsi il principio secondo cui senza relazione umana non si dà educazione? Il pensiero lento è un ostacolo al progresso o è un modo di essere che ci consente di camminare nel mondo apprezzando la velocità della tecnologia senza farcene travolgere?
L'autore si andava interrogando su questo e su altri problemi quando la pandemia ha posto forzatamente in primo piano, nella scuola, il digitale e il virtuale. In tale situazione, ha deciso di pubblicare un primo embrione della elaborazione di un Manifesto della scuola slow. E di farne dono a quanti siano interessati a questi temi, sperando che possa esercitare una sia pur minima funzione di stimolo alla riflessione e di accoglienza di altri e più approfonditi contributi.
L’eBook viene, così, messo a disposizione di quanti avranno la pazienza di leggerlo, lanciato come un piccolo messaggio in bottiglia nelle acque del gran mare della nostra scuola, con l’auspicio che esse giungano presto a liberarsi dell’attuale tempesta.
Per riceverlo del tutto gratuitamente basta richiederlo scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. opppure a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.