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La scuola serve a vivere meglio, non a produrre di più
(Nando Cianci)
Cos'è Scuolaslow
Scuolaslow è una piazza nella quale incontrarsi, discutere, raccontare le riflessioni, le esperienze, le pratiche intrecciate con l'idea di una scuola slow, vale a dire sottratta...
Si va affermando nella nostra società una sorta di "neolingua", che favorisce un pensiero povero e ristretto. Con la complicità della scuola.
Per leggere l'articolo di Nando Cianci cliccare qui
Le frasi e i tic della lingua quotidiana, a cura di Filippo La Porta. Enrico Damiani Editore, Salò, pp. 104, € 12,00.
Il libro: Siamo sommersi da frasi fatte e tic linguistici. Dagli anglicismi, sempre più numerosi (e cha appaino bizzarri in una Italia nella quale il 62 per cento della popolazione non parla neanche una lingua straniera), alle espressioni coniate in rapporto al cambiamento degli stili di vita (come l’inflazionato accaventiquattro).
A questo dilagare rispondiamo, a seconda dei gusti e dei temperamenti personali, con fastidio, irritazione, sguardo compiacente dall’alto. Ma anche riflettendo su di essi come indicatori dello stato della lingua nell’uso corrente. Come fanno, ad esempio, dieci intellettuali che hanno concorso, con il coordinamento di Filippo La Porta, alla scrittura di questo libro godibile, divertente, a volte spiazzante, comunque fonte di riflessioni che spesso trascendono la linguistica.
L'esperienza empatica nella società del conflitto, di Laura Boella, Raffaello Cortina, Milano, pp. 212, € 13,00
Il libro: Empatia è una parola che usiamo spesso, nel linguaggio corrente, quando vogliamo indicare la capacità di mettersi nei panni degli altri, di sintonizzarsi sulla sensibilità di un’altra persona, di provarne a capire le motivazioni e le emozioni. Una parola che esprime un valore con il quale si tenta di rispondere alla volatilità del “mondo liquido", all’assenza di riferimenti, al «problema della lacerazione dei legami interpersonali, del trionfo dell’avidità, della lotta per l’accaparramento delle materie prime, dell’individualismo e dell’odio per chi non appartiene al gruppo».
100 vite di donne straordinarie, Mondadori, Milano, pp. 211, € 19,00
Il libro: È una pubblicazione che ha riscosso grande successo di pubblico e, nel contempo, ha suscitato molte discussioni. Discussioni comprensibili, per diversi fattori. A cominciare dal fatto che scrivere per bambini (in questo caso “solo” per bambine, il che ha causato al libro l’accusa di “sessismo” involontario) va fatalmente a confrontarsi con la tradizione delle fiabe classiche e riapre il dibattito sul loro valore, sugli stereotipi con i quali gli adulti guarderebbero a i bambini, ecc. Di qui, forse, lo scontro tra chi elogia il carattere innovativo di libri come questo e chi li taccia di banalizzazione dei contenuti, di stile non adatto ai bambini e di assenza di criteri morali (mentre le favole, come è noto, hanno sempre una loro “morale”). Come nel caso della “biografia” della signora Thatcher, che secondo alcuni viene presentata come “ammirevole”, secondo altri in modo asettico, «nonostante abbia fatto delle scelte che hanno messo in ginocchio il suo paese».
Dall’altra parte c’è un giudizio di fatto positivo del pubblico, che è corso ad acquistarlo in quantità tale da farne un caso editoriale.