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La scuola serve a vivere meglio, non a produrre di più
(Nando Cianci)

Cos'è Scuolaslow

Scuolaslow è una piazza nella quale incontrarsi, discutere, raccontare le riflessioni, le esperienze, le pratiche intrecciate con l'idea di una scuola slow, vale a dire sottratta...

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PANE NOSTR0Pane nostro è una nuova collana di testi brevi pensata dall’editrice emi per approfondire i temi di Expo 2015. Piccoli libri, parole importanti, pensieri nutrienti recita il sottotitolo di questa collana che si presenta in modo originale, con una fattura sobriamente elegante, stampata in formato tascabile su una carta che richiama quella con la quale, una volta, nei piccoli negozi si avvolgeva la pasta (quando si vendeva sfusa) e, appunto, il pane (e, infatti, oggi si chiama carta pane). E che enuncia questo intento: «Riflettere e impegnarsi perché la persona umana sia il cuore di ogni interesse: la cura del creato, la difesa dell’ambiente, la lotta per la giustizia, la (ri)scoperta della convivialità, la battaglia contro la fame, la ricerca di ciò che davvero nutre l’anima… Una serie di libretti per andare più in profondità all’insegna della verità del Vangelo: tutte le donne e gli uomini sono membri di un’unica famiglia. La giustizia e la condivisione non sono solo esigenze etiche, bensì corrispondono all’autentica vocazione della persona». Di seguito i primi due titoli della collana.

CUCINA RISORTOLa cucina del risorto
di Giovanni Cesare Pagazzi
pp. 64, € 5,00
Il libro: «Secondo il Vangelo –recita la quarta di copertina-, Gesù amava stare a tavola con la gente. Era anche capace di far da mangiare: infatti si presentava come il “buon pastore”, colui che dà il “pasto buono”.
Cosa ci insegna questa caratteristica (quasi ignorata) del Figlio di Dio? Un fatto molto concreto: cucinare non significa soltanto dare del cibo, ma soprattutto prendersi cura di ciascuno secondo i suoi bisogni.
Ecco una “chef-teologia” dal sapore delicato, che nutre in profondità quanti hanno fame di senso e di vita».

L’incipit: Prima di escogitare la straordinaria invenzione della scrittura, grazie alla quale è possibile fissare le parole, alleggerendo la memoria e rendendo quelle stesse parole immutabili e capaci di superare la morte di chi le scrive, gli uomini erano esseri parlanti. Gran parte della comunicazione e dell’istruzione avveniva tramite la parola e l’ascolto, quindi sempre nella circostanza in cui chi parla e chi ode sono simultaneamente presenti. La scrittura, invece,permette di approfondire da soli, «a distanza» da colui che parla: posso leggere un romanzo o un libro di scienze senza l’effettiva presenza di chi racconta o istruisce, e ciò per mezzo di un testo, sia esso su carta o sullo schermo di un computer.
[…] la rivoluzione comunicativa apportata dalla scrittura ha pure modificato la gerarchia dei “sensi” impegnati nella comunicazione e nell’apprendimento. (…) In ogni caso, sia il linguaggio, sia la scrittura rappresentano il risultato di una specializzazione comunicativa: parlare e ascoltare ingaggiano parti specifiche del corpo, cioè la lingua (da cui il linguaggio), e l’orecchio, ovvero la mano e l’occhio per scrivere e leggere.
Questo fatto ha causato l’inesorabile dimenticanza della più antica, primitiva, originaria comunicazione umana, vale a dire quella gestuale.
[…] Le pagine che seguono cercano di accostare il mistero di Gesù, il Figlio di Dio nella carne, accennando a due suoi gesti.

L’autore: Giovanni Cesare Pagazzi, sacerdote, insegna teologia sistematica alla Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale. E’ professore invitato alla Pontificia Università Gregoriana di Roma. Ha pubblicato vari saggi, tra i quali In principio era il legame. Sensi e bisogni per dire Gesù , 2004, Cittadella), C'è posto per tutti. Legami fraterni, paura, fede (2008,Vita e Pensiero), Sentirsi a casa. Abitare il mondo da figli(2010,EDB), Fatte a mano. L'affetto di Cristo per le cose(2013,EDB).

BRAVI MANAGERI bravi manager cenano a casa
di Giovanni Cesare Pagazzi
pp. 62, € 5,00
Il libro: «Mangiare non è solo ingurgitare alimenti. E’ anche preparazione,compagnia e racconto.
Nelle nostre case, però, la TV e l’improvvisazione restano spesso gli unici ingredienti della cena, ridotta a evento alimentare quando invece è l’unico momento “insieme” della famiglia.
Esiste un altro modo di cenare:  preparare un risotto con cura, apparecchiare la tavola in modo simpatico, conversare tra figli e genitori narrando di noi.
Così il cibo diventa ciò che è: emblema di una relazione e simbolo di un “tu” che arricchisc il nostro vivere».

L’incipit: «Mangiare è uno dei moti del corpo, un moto che ha come meta la soddisfazione che è la dimensione del rapporto. Mangiar non è solo una necessità del corpo biologico e nemmeno una formalità da sbrigare tre volte al giorno: è un atto di rapporto. Si mangia infatti sempre con un tu, indipendentemente dalla consapevolezza che ne abbiamo.
Il bisogno di mangiare, meglio dire il suo desiderio, non si è affatto costituito in noi “naturalmente”, da sé; è stato piuttosto sollecitato dall’offerta di un altro, dal seno della madre che ci ha allattati o anche dal biberon nelle mani della madre stessa, del padre o di una sconosciuta balia. Il soddisfacimento del primo pasto avvenuto a opera di un altro soggetto, diverso da noi, ci ha eccitato, potremmo anche dire chiamato –si tratta di una vera vocazione, a pieno titolo- a ricercare la ripetizione di quella stessa esperienza di soddisfazione. Ossia ha suscitato un desiderio nuovo, prima di quell’evento impensabile
»
.

L’autore: Luigi Ballerini, medico e psicoanalista, vive e lavora a Milano. E’ membro del Consiglio della Società amici del Pensiero Sigmund Freud. Editorialista diAvvenire, è autore di vari libri tra cuiE adesso cosa faccio? Ripensare il rapporto fra genitori e figli (2012, Lindau). Con il libroLa signorina Euforbia maestra pasticciera (2014, San Paolo) ha vinto il Premio Andersen 2014 per il miglior libro 9/12 anni. È membro della Commissione Scuola Expo 2015.

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A passo d'uomo

Parole al vento

VECCHIAIA

di NANDO CIANCI

La parabola della parola "vecchiaia": da evocatrice di saggezza e rispetto a termine da nascondere e negare- La vuota retorica "del nuovo"

Grande studio (ambizione) degli uomini mentre sono immaturi, è di  parere uomini fatti, e quando sono uomini fatti, di parere immaturi.   
 
(G. Leopardi, Zibaldone, 16. Settem. 1832).

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PUNTATE PRECEDENTI

Magnanimità
Gradimento 
Flauto 
Curiosità 
Tablet ai lattanti 
Fannulloni 
E allora? 
Penelope e 'a carogna 
Stare in fila
Truccati per la competizione  
La rivincita del somaro 
Psicofarmaci ai bambini 
Asfaltare l'avversario

Libri lenti

VIANDANTI E NAVIGANTI. EDUCARE ALLA LENTEZZA AL TEMPO DI INTERNET

                                                   COPERTINA COPIA LAVORO

 di Nando Cianci

Youcanprint, Tricase pp. 120, € 10,00

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SLOW SCHOOL

RITSCHERdi Penny Ritscher, Giunti, Firenze, pp. 144, € 10,00

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LAVORARE CON LENTEZZA

LAVORARE_LENTEZZA

di Bruno Contigiani, Dalai Editore, Milano, pp. 112,      € 13,00

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GIOVENTU' SCIPPATA
copertina_libro
 
di Nando Cianci                  (con presentazione di Carlo Sini),Teaternum, pp. 160, € 10,00
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LA PEDAGOGIA DELLA LUMACA

PedagogiaLumaca 1

   di Gianfranco Zavalloni, EMI, Bologna, pp. 153, € 12,00

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ELOGIO DELL'EDUCAZIONE LENTA

FRANCESCH

di Joan D. Francesch        La Scuola, Brescia,                 pp.192, € 9,50

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L'EDUCAZIONE NON E' FINITA

di Duccio Demetrio
RaffaelloCortina Editore, pp. 155, € 11

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