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(Nando Cianci)
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Scuolaslow è una piazza nella quale incontrarsi, discutere, raccontare le riflessioni, le esperienze, le pratiche intrecciate con l'idea di una scuola slow, vale a dire sottratta...
Sulla strada della viandanza
di Luigi Nacci
edicicloeditore, Portogruaro, pp. 192, € 15,00
Il libro: A chi abita nel limbo delle incertezze. A chi vive l'insoddisfazione di un amore, di una vita in famiglia troppo angusta, di un lavoro in cui non si riconosce. O a chi il lavoro, la famiglia, l'amore, la compagnia delle cose e dei volti cari, per sua scelta o no, ormai non li ha più. A chi ha perso la speranza di risalire la china e vede farsi sempre più profondo il solco tra sé e la propria vita. A chi è in cerca di una strada e sa che è giunto il momento di partire. "Alzati e cammina" vorrebbe finire tra le mani di chi vive in quel limbo, e
tentare di condurlo fuori, all'aria aperta, con l'esercizio e la parola, spronandolo a disfarsi degli oggetti che appesantiscono lo zaino, delle abitudini superflue, delle passioni sterili, e incoraggiandolo a dire addio alle persone che ci trasciniamo accanto per paura di rimanere soli. Camminare sotto la pioggia battente, camminare per andare a trovare una persona cara, camminare per perdersi e ritrovarsi, bussare per chiedere dell'acqua, godere della sosta, fare della viandanza la propria casa. E poi aprire la porta, lasciarla aperta, imbandire la tavola: perché non esiste viandante senza chi lo accolga, e viceversa.
L'incipit: «Tu vuoi partire. Ma non sai per dove e non sai quando. Lo sanno le tue occhiaie, che si avvallano, si fanno giorno dopo giorno più nere. Lo sanno i tuoi capelli, che cadono, si diramano in doppie punte, perdono spessore. Lo sanno specialmente i tuoi piedi, che vanno in escandescenza nelle domeniche trascorse sul divano, che ti implorano di essere ficcati nella terra, come radici. Tu vuoi partire, ma non hai un progetto, non sai se ce la faresti. Non hai le ferie, perché lavori troppo, oppure le hai, ma non hai un centesimo. Ci sono il mutuo, l’affitto, l’agenda fitta di appuntamenti di cui non ti importa niente, un amore che non va né avanti né indietro, una famiglia che conta su di te, o una famiglia che non c’è e vorresti avere, ci sono le medicine di tua madre, se è ancora viva, e se non lo è più sei tu a prenderle, le medicine. C’è la solitudine, una particolare forma di solitudine, che viene a farti visita la sera. Tu vuoi partire, ma non puoi».
L'autore: Luigi Nacci (Trieste, 1978) è insegnante, giornalista, guida naturalistica ed operatore culturale. Ha pubblicato diverse opere in poesia e scritti du vari giornal, poi raccolti in volumi antologico e tradotti in più lingue. E' uno dei fondatori dell'Associazione Il Movimento Lento e guida un gruppo di camminatori, denominato The Rolling Claps, dedito alla riscoperta di antiche vie di pellegrinaggio e di viandanza. Il suo blog è www.nacciluigi.wordpress.com