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La scuola serve a vivere meglio, non a produrre di più
(Nando Cianci)
Cos'è Scuolaslow
Scuolaslow è una piazza nella quale incontrarsi, discutere, raccontare le riflessioni, le esperienze, le pratiche intrecciate con l'idea di una scuola slow, vale a dire sottratta...
di Carlo Sini
Jaca Book, Milano, pp. 240, € 15,00
Il libro: L'idea di un nuovo inizio per la filosofia è al centro del percorso di questo libro, contrassegnato da tre grandi aree tematiche. Anzitutto il confronto con la scienza a partire da quello che Husserl, al termine della vita, chiamò "un piccolo inizio". Poi l'analisi del potere invisibile delle cose e delle azioni, con il suo intreccio imprevedibile e gli effetti di ritorno sulle metamorfosi dei viventi, sui loro contesti di senso e sui nostri pensieri. Infine il grande tema dei discorsi come luogo primario del processo di ominizzazione e del cammino plurimillenario della cultura, caratterizzata oggi dall'esigenza di una "nuova alleanza" tra sapere filosofico, impresa scientifica e figure culturali operanti in varie forme sul pianeta. Questo chiarimento delle figure del sapere e dello stesso procedere della filosofia in
base alla dinamica dei discorsi mira a cancellare quel dualismo cartesiano mente-corpo che ancora domina sottilmente l'organizzazione ideologica della grande impresa della conoscenza. La costruzione della oggettività scientifica in cammino trova qui il suo definitivo chiarimento di senso, grazie all'originale interpretazione del carattere strumentale del lavoro umano e della sua natura originariamente tecnica.
L’incipit: Come si sa, sul letto di morte Husserl si rammaricò di lasciare incompiuta la sua ultima opera, La crisi delle scienze europee e la fenomenologia trascendentale. Vedeva in essa, disse, «un piccoli inizio», nel quale era riuscito a rifarsi interamente a se stesso. Naturalmente l’espressione «piccolo inizio» ha sollevato e solleva tuttora sorpresa, stupore e sorrisi commossi. Husserl parla candidamente di piccolo inizio a proposito di un’opera così ricca, complessa decisiva, sebbene incompiuta, e lasciando poi in eredità altre migliaia e migliaia di pagine edite ed inedite…: ecco la grande, inconsapevole, persino ingenua modestia di un vero genio e di un uomo totalmente dedito alla ricerca filosofica, ignaro, come annotò lui stesso in una pagina di diario, di compiacimenti e di mondane distrazioni, quale fu indubbiamente Edmund Husserl. Ha detto: un piccolo inizio; mas perché l’ha detto? E cosa intendeva veramente? Non è possibile che quelle parole vadano invece prese alla lettera, e non solo come espressione di una personalità schiva e ignara di narcisistici compiacimenti? E’ appunto al possibile contenuto filosofico dell’espressione in parola che sono dedicate le riflessioni che seguono; certo, senza nulla togliere alla grandezza morale e umana della persona che le proferì in fin di vita. Sulla scorta di quella espressione e nel segno di Husserl, ci interrogheremo qui sul rapporto che lega la vita materiale a ciò che intendiamo per “realtà”.
L’autore: Carlo Sini ha insegnato per trent’anni Filosofi a teoretica all’Università degli Studi di Milano. È Accademico dei dei Lincei e membro di altre accademie e istituzioni culturali italiane e internazionali. E’ autore di oltre quaranta libri, alcuni dei quali tradotti in varie lingue. Tra i volumi più recenti, tutti pubblicati da Jaca Book ricordiamo: Incontri. Vie dell’errore, vie della verità (2013), Il sapere dei segni. Filosofia e semiotica (2012), Del viver bene (2011, ultima ristampa 2015). Presso lo stesso editore sono in corso di pubblicazione le Opere in sei volumi.