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(Nando Cianci)
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Una magica rivisitazione sel celebre racconto di Charles Dickens, di Michael Rosen, Feltrinelli,Milano, pp. 176,€ 14,00
Il libro: Con le illustrazioni di Tony Ross, Michael Rosen rivisita il celebre racconto di Dickens, immaginandone l’allestimento scenico da parte di una classe di ragazzi con contorno di adulti a volte nervosi, a volte comprensivi, a volte protettivi. O in tutt’altre faccende affaccendati. Il racconto della recita viene inserito nel contesto delle interazioni di ragazzi ed adulti, i quali a volte si danno da fare per replicare, in termini moderni, la fredda indifferenza dello Scrooge dickensiano. Come nel caso di Ray, il padre del giovane protagonista Harry, che durante la recita se ne sta chino sul cellulare. Cosa che Harry non manca di notare. Ed è proprio Ray che, nel mentre lo spettacolo scorre, dovrà fare i conti con la sua distanza dai sentimenti causata dalla preminenza assegnata al lavoro. Ma, come per lo Sgrooge di Dickens, arriverà nel finale un cambiamento che porta il segno del Natale e del Canto recitato dai ragazzi.
il libro, scritto nel modo scorrevole adatto ai ragazzi (ma che risulta piacevole anche per gli adulti) aiuta, così, ad attualizzare la riflessione sui valori più importanti nella vita.
L’incipit: “La tua maschera di Scrooge?” urlò Ray Gruber mentre la famiglia saliva in auto. “La tu maschera di Scrooge, Harry? Non ho idea di dove sia. Chissà…” e passò al suo tono sarcastico. “Vediamo… sarà forse, ma solo forse… esattamente dove l’hai lasciata?”
Harry Gruber si fece piccolo piccolo sotto la sfuriata del padre. Aveva ricevuto il permesso di portare a casa la maschera la sera prima perché aveva implorato la signorina Cavani: voleva provare alcune espressioni di Scrooge allo specchio. Adorava vedersi mentre si trasformava da essere insignificante qual era, un ragazzino di 11 anni dalle guance strane (un giorno erano troppo larghe, l’altro troppo lunghe), in un vecchio taccagno cattivo e lamentoso sul quale si sarebbe concentrata l’attenzione di centinaia di persone durante lo spettacolo; e tutto grazie a quella che la sua insegnante di teatro chiamava “mezza maschera”. Gli copriva la fronte, gli occhi e gran parte di quelle sue guance, e gli regalava un naso nuovo, stretto e un po’ ricurvo. Sotto rimaneva la sua vera bocca, che però, in qualche modo, sembrava diversa, molto vecchia, non la sua solita. Non era straordinario? Davanti allo specchio si era esercitato a fare smorfie, a sghignazzare, a essere prepotente, scioccato, preoccupato, pentito…
L’autore: Michael Rosen, poeta, insegnante, giornalista e sceneggiatore, è un autore per ragazzi molto noto nel mondo anglosassone. Nel 2007 ha ricevuto il titolo di Children's Laureate, che ha mantenuto fino al 2009, creando il Roald Dahl Funny Prize che premia i più divertenti libri per bambini ogni anno. In Italia, la recente ristampa dell’albo A caccia dell’orso, illustrato da Helen Oxenbury (Mondadori, 2013) ha venduto 12.000 copie. Feltrinelli ha pubblicato Ricordati del gatto! (2016; con le illustrazioni di Tony Ross), Attenti al cane! (2017; con le illustrazioni di Tony Ross), Le prodigiose puzzette di pesce Batuffolo (2018; con le illustrazioni di Tony Ross) e Canto di Natale in famiglia (2018; con le illustrazioni di Tony Ross).
L’illustratore: Tony Ross, dopo gli studi alla Scuola d’arte di Liverpool, ha lavorato come disegnatore di fumetti, grafico, art director nella pubblicità e docente d’arte. Oggi è un acclamato illustratore di libri per bambini, per i quali ha vinto numerosi premi internazionali, tra i quali lo Jugendliteraturpreis tedesco.
L’ispiratore: Charles Dickens è uno dei più famosi scrittori inglesi. Nati a Portsmouth nel 1812, è conosciuto per opere come Grandi speranze, Oliver Twist e David Copperfield. Nel 1842 scrisse Canto di Natale, in un momento in cui l’epoca vittoriana stava facendo proprie le tradizioni natalizie come l’albero e le canzoni di Natale.
Il libro fu pubblicato il 19 dicembre e la prima edizione andò esaurita prima della Vigilia. Nel corso della sua vita Dickens lo lesse in pubblico centoventisette volte, a vecchi, giovani, ricchi e poveri.
Canto di Natale ha ispirato innumerevoli film, spettacoli televisivi e riscritture, inclusa questa, di Michael Rosen.