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MACdi Melinda Metz, Sperling & Kupfer, Milano, pp. 280, € 17,90.

 

Dubito che ci sia al mondo una sola persona che non veda il proprio animale domestico come una sorta di supereroe. Cani e gatti, tra gli animali di compagnia più comuni, sono sicuramente i destinatari, da parte dei loro padroni, di un amore smisurato. Così smisurato da rendere eccezionale ogni loro gesto.

Il protagonista di Mac il gatto rubacuori, romanzo nato dalla penna di Melinda Metz  ed edito in Italia dalla Sperling & Kupfer con traduzione di Giulia Balducci, è un gatto un po’ diverso: MacGyver è davvero un supereroe. Il suo potere? L’olfatto, naturalmente, così sensibile da percepire anche gli odori delle emozioni. Tra quelli che annovera tra i più fastidiosi c’è sicuramente quello di profonda solitudine che emana proprio Jamie, la sua padrona, da poco trasferitasi in un affascinante quartiere di Los Angeles che ricorda quasi il set di un film o un paese costruito prendendo spunto dalle pagine di qualche fiaba.
Per Jamie, giovane donna di trentaquattro anni e single, è infatti appena iniziato un nuovo  anno che ha ribattezzato l’“Anno di Jamie”, consacrato in tutto e per tutto a se stessa e avente come unico obiettivo la ricerca della strada per la felicità.

Il problema è che MacGyver ne sa ben di più. Lui sa, per esempio, che gli umani, come i cani, sono di fatto esseri inferiori che hanno bisogno di un po’ di aiuto e di un compagno per vivere felici. Lui sa, inoltre, che gli umani non si accorgono mai di niente e occorre dargli qualche dritta… (sì, sono davvero così tonti). Infine, lui sa che il loro olfatto non sanno proprio usarlo, è inutile, e che perciò toccherà a lui darsi da fare e mettere il suo al loro servizio.

Complice uno squarcio nella zanzariera, MacGyver potrà sfruttare le ore notturne e andare alla ricerca di ciò che occorre alla sua padrona che, guarda caso, si chiama David, abita a qualche isolato più in là ed è proprietario di un cane tanto grosso quanto poco scaltro, diciamo.

L’unica cosa che il nostro (super)eroe a quattro zampe non sa è che Jamie non è la sola persona in quell’angolo di mondo ad aver bisogno dei suoi superpoteri: solitudine, rabbia, tristezza… sono tanti gli odori che animano il quartiere. Riuscirà MacGyver a riportareun po’ di buon senso e di felicità in quell’angolo di mondo? Non senza qualche scompiglio, ve lo assicuro, e più di qualche… furto.

E se pensate  che MacGyver sia soltanto un simpatico espediente narrativo, ricredetevi: la scrittrice ha preso infatti ispirazione da Dusty, gatto californiano che in America ha fatto così tanto parlare di sé per la sua cleptomania da diventare una vera e propria star.

Con questa storia Melinda Metz ha saputo regalare al proprio pubblico una storia davvero godibile, piacevole e divertente.

(da https://www.meloleggo.it/mac-il-gatto-rubacuori-di-melinda-metz_1088/, articolo di Alice de Carli Enrico)

 

Il risvolto: Jamie ha deciso di ricominciare da zero. Trentaquattro anni, single, si è lasciata alle spalle una serie di annate disastrose - tra cui «l'Anno dell'Uomo Egocentrico» e «l'Anno dell'Uomo che non Ricordava di Essere Sposato» - e ora sta per inaugurare «l'Anno di Jamie», in cui si dedicherà soltanto a se stessa. Nella sua nuova casa, in un pittoresco quartiere di Los Angeles dall'aria fiabesca, non ci sarà spazio per gli uomini. L'unico essere di sesso maschile ammesso è MacGyver, detto Mac: il suo gatto. Nessuno la conosce bene quanto lui. Del resto, Mac ha un fiuto infallibile. Lo stesso che gli permette di avvertire intorno a Jamie un insopportabile odore di solitudine. Mac sa che non le fa bene: gli umani, come i cani, sono fatti per stare in compagnia - anche se non vogliono ammetterlo, essendo creature limitate. Decide allora di trovarle un compagno di vita, e il suo olfatto lo guida da uno dei nuovi vicini di casa: David, un affascinante pasticciere esasperato dagli amici che si ostinano a organizzargli appuntamenti al buio. È lui quello giusto. Per portare a compimento la sua missione, Mac si improvvisa cleptomane: ruba oggetti da casa di David e li porta a Jamie; ne sgraffigna altri a Jamie e li deposita sull'uscio di David. E così via finché, tra boxer e calzini spaiati, i due sono costretti a fare conoscenza. Mentre si interrogano sul misterioso ladro del quartiere, cercheranno di resistere all'amore. Ma la ragione degli umani non può nulla contro l'astuzia di un felino, specie se è un gatto disposto a tutto pur di tornare a fiutare il profumo della felicità.

 

L’incipit:MACGYVER aprì gli occhi. Dormiva acciambellata sui morbidi capelli di Jamie, il suo posto preferito. Faceva le fusa tutto soddisfatto. Il profumo della sua padrona, uno dei pochi a lui familiari in quella nuova casa, gli dava serenità.

Eppure… c’era ancora quell’odore pungente. Non era di malattia, ma lo ricordava e sospettava di conoscerne la causa. Odiava ammetterlo, però sapeva bene che gli umani somigliano più ai cani che ai gatti, perlomeno sotto certi punti di vista: hanno bisogno di stare assieme ai propri simili, di formare un branco.

Mac era felicissimo di essere il solo gatto di casa: le sue ciotole della pappa e dell’acqua, la sua lettiera, i suoi giochi e la sua padrona. Per Jamie non era così e, a parer suo, l’unica soluzione era che si trovasse un umano tutto per s; dopotutto di umani era pieno il mondo, non c’era che l’imbarazzo della scelta. Ma talvolta a Jamie sfuggivano le cose più ovvie: non comprendeva, per esempio, che la lingua fosse fatta per lavarsi, e insisteva a infliggersi il supplizio di immergersi nell’acqua.

Le fusa si smorzarono, quella puzza fastidiosa non gli dava pace. Si alzò, abbandonò il suo comodissimo posticino. Era ora di agire! Strofinò la testa un paio di volte contro quella di Jamie, in modo da rendere chiaro a chiunque l’avesse annusata che quell’umana era di su proprietà, saltò giù dal letto, trotterellò silenziosamente in soggiorno e, passando attraverso lo sportellino, uscì sulla veranda, dove aveva notato un piccolo strappo nella zanzariera.

Scrutò nel buio. In quel posto nuovo doveva esserci per forza qualcuno che potesse appartenere a Jamie come Jamie apparteneva a lui. Ma non avrebbe trovato quella persona da sola.

Nessun problema. MacGyver era sul caso.

Attraversò lo strappo e si fermò; era la sua prima volta nel mondo esterno, senza il filtro del finestrino di un’auto o della rete della sua gabbietta. Di icuro il pericolo era in agguato, ma lui non aveva paura, sapeva di potersela cavare in qualunque situazione.

 

L’autrice: Melinda Metz è una scrittrice americana che vive in North Carolina. È anche autrice di libri per ragazzi. Il romanzo MAC il gatto rubacuori è ispirato alla storia vera di Dusty, il gatto cleptomane che in America è diventato una star su YouTube, con quasi due milioni di visualizzazioni, per aver gettato simpaticamente lo scompiglio nel vicinato con i suoi piccoli furti.

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