Novità
Scuola Slow è anche su Twitter (https://twitter.com/Scuolaslow) e su Facebook (https://www.facebook.com/scuola.slow)
La scuola serve a vivere meglio, non a produrre di più
(Nando Cianci)
Cos'è Scuolaslow
Scuolaslow è una piazza nella quale incontrarsi, discutere, raccontare le riflessioni, le esperienze, le pratiche intrecciate con l'idea di una scuola slow, vale a dire sottratta...
di Guido Barbujani e Andrea Brunelli, il Mulino, Bologna, 2018, pp.198, € 15,00
Il libro: Siamo sempre stati irrequieti e non abbiamo fatto altro che migrare, da quando siamo sulla Terra. Ereditando, in ciò, una caratteristica già presente nei nostri progenitori. Che sono in movimento, per così dire, da circa sei milioni di anni; da quando, cioè, cominciarono a scendere dagli alberi. Mentre la nostra specie, la cui origine pare possa datarsi a 200.000 anni fa, in Africa, cominciò in seguito a spargersi per il globo, spinta da instabilità climatiche che rendevano le prime terre abitate sempre più aride e inospitali.
Scuola Slow aderisce alla
12a Giornata Mondiale della Lentezza
(organizzata per il 7 maggio 2018 da Vivere con lentezza) pubblicando un opuscolo con il quale offre alla meditazione e alla pubblica degustazione i brani in esso raccolti, che hanno sullo sfondo il tema: «Uomo e tecnica, velocità e lentezza». Un tema che andrà ad incontrarsi anche con l’idea della crescita, con la gentilezza, la felicità, la lettura, l'amicizia, il silenzio, la bellezza, il camminare, il pensare...
L'opuscolo, in Pdf, sarà inviato via mail, in modo del tutto gratuito, a chiunque ne farà richiesta scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Così la sharing economy ci rende tutti più poveri, di Riccardo Staglianò, Einaudi, Torino, 2018, pp. 234, 18,00.
Il libro: Un nuovo paradiso sta sorgendo. Abbandonata l’epoca in cui ha mostrato un volto spietato ed egoista, il capitalismo ha scelto la strada della virtù, dell’altruismo e della generosità. Questo sembra promettere il nome davvero seducente che accompagna nuove forme di lavoro che si sono affermate negli ultimi tempi: sharing economy, economia condivisa. Una espressione che i cantori di questa nuova rivoluzione si affannano a presentare come la realtà di un sistema economicamente efficiente, rispettoso dell’ambiente, socialmente giusto. Ma sono solo parole che rivestono una realtà ben diversa, analizzata spietatamente da Staglianò, con un continuo contrappunto all’aurea retorica sfavillante della economia della condivisione, di cui mostra i lati per nulla meno feroci delle epoche precedenti.
Cosa si condivide, in realtà, in questa economia?
a cura di Jean-Pierre Vernant, Raffaello Cortina, Milano, 2018, pp. 356 + XLI, € 29,00
Il libro: Tornata (se mai era tramontata) ad affermarsi in tante parti del mondo come mezzo per affrontare conflitti economici, religiosi, etnici, la guerra si ripropone prepotentemente all’attenzione anche di quelle altre parti, come l’Europa, che, pagato l’immenso tributo di sangue con le due guerre mondiali, sembrava averla messa nel dimenticatoio. È tornata all’attenzione quotidiana anche da noi per via del terrorismo che, oltre ad introdurre frammentati stati di guerra nelle città europee, rimanda alle situazioni e ai luoghi di guerra permanente da cui scaturisce. E vi è tornata, ovviamente, per la risonanza che gli eventi bellici trovano nei media e nei social sempre più presenti nella nostra vita quotidiana.
Si va affermando nella nostra società una sorta di "neolingua", che favorisce un pensiero povero e ristretto. Con la complicità della scuola.
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