Novità
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La scuola serve a vivere meglio, non a produrre di più
(Nando Cianci)
Cos'è Scuolaslow
Scuolaslow è una piazza nella quale incontrarsi, discutere, raccontare le riflessioni, le esperienze, le pratiche intrecciate con l'idea di una scuola slow, vale a dire sottratta...
di Maria Garraffa, Antonella Sorace, Maria Vender, Carocci, Roma, 2020, pp. 144, € 12,00.
Il libro: Che cosa succede nel cervello di chi impara più lingue? Parlare più di una lingua può procurare dei vantaggi cognitivi nell'arco della vita? Esistono lingue più importanti di altre? È possibile imparare una lingua da adulti? Il bilinguismo può essere di ostacolo a chi soffre di patologie o disturbi specifici del linguaggio o dell’apprendimento? Che implicazioni ha per la società l’aumento della popolazione bilingue? E quali sono i fattori che possono favorire e sostenere il bilinguismo in bambini e adulti? Questi sono alcuni degli interrogativi cui il libro intende rispondere in questo viaggio nel cervello bilingue, a partire dai risultati dei più recenti studi condotti a livello internazionale.
Genitori ed educatori durante e dopo la pandemia, il Mulino, Bologna, 2022, pp. 192, € 15,00
Abbiamo avuto sotto gli occhi per due anni le difficoltà che le varie sospensioni delle attività in classe hanno comportato e che la cosiddetta didattica a distanza non ha saputo o potuto arginare. Cosa che era assai problematico fare, per almeno due ragioni. La prima sta nell'essenza stessa di una tale modalità, poratta a rinvigorire quella pratica di relazioni che, fondandosi su un contatto in cui la corporeità scompare, vira verso la simulazione della vita. La sconda è rappresentata dalla evidente impreparazione del mondo scolastico ad attivare un sistema la cui complessità, non solo tecnica ma soprattutto riguardante le relazioni umane su cui si fonda l’educazione, sfuggiva tanto ai timonieri della cosa pubblica quanto a molti degli operatori sul campo. Il che non significa, però, che la scuola nel suo insieme se ne sia stata a guardare e non abbia messo in campo le energie che poteva.
Un'intervista a Nando Cianci sulla scuola del dopo Covid:
LA SCUOLA DEL DOMANI. PIÙ RAPPORTO UMANO, MENO DIDATTICA ONLINE, PIÙ UNITÀ DI UMANESIMO E SCIENZA.
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«La scuola tra pandemia e normalità: la didattica a distanza, necessaria in tempi di pandemia, dovrà tornare ad avere un ruolo secondario e circoscritto in una scuola che, per formare cittadini colti e consapevoli, non può che restare fondata sulla relazione educativa e l’incontro delle persone».
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Da più parti si ritiene che la scuola sia slegata dalla realtà. Ma ha senso una tale affermazione? O, dietro di essa, si celano altre preoccupazioni? È possibile che milioni di ragazzi, ogni mattina, si incontrino con coetanei ed adulti in una dimensione separata dal mondo? O, invece, nella scuola la vita pulsa pienamente?
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