Novità
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La scuola serve a vivere meglio, non a produrre di più
(Nando Cianci)
Cos'è Scuolaslow
Scuolaslow è una piazza nella quale incontrarsi, discutere, raccontare le riflessioni, le esperienze, le pratiche intrecciate con l'idea di una scuola slow, vale a dire sottratta...
di Massimo Montanari
edizioni dei cammini, Roma, pp. 80, € 17,50
Forse sono nate dalla relazione giocosa tra le madri e i figli, che ripetono, sillabando, il linguaggio materno e dalla concatenazione di suoni e di rime che ne scaturiscano. O forse discendono da formule “magiche” rimate di incantesimi e scongiuri. O da canti popolari del mondo adulto, sgorganti da ogni parte del mondo. Quale che sia la loro origine, sulla quale da tempo gli studiosi vanno indagando, certo è che le filastrocche hanno accompagnato il cammino dell’uomo lungo i secoli e attraverso culture diverse. E sono ancora vive e vegete in un’epoca in cui la relazione tra adulti e bambini si va modificando con l’irruzione dei mezzi informatici e della comunicazione digitale, dei quali – a dire il vero- gli adulti non sempre fanno un uso responsabile, propinandoli ai bambini spesso senza tener conto della necessaria gradualità e delle conseguenze che sulla formazione può avere un approccio precoce e massiccio alle nuove tecnologie.
Anche per il non indulgere a questa tendenza, oltre che per il suo valore in sé, appare meritorio il lavoro di Massimo Montanari, che propone
di Lorenzo Tozzi, Maria Elena Rosati e Gabriele Clima
Curci Young, Milano, 2015
Da sempre i bambini, osservando il comportamento degli adulti e fantasticando sul proprio avvenire, dichiarano il mestiere che vorrebbero esercitare da grandi. E lo vivono nel mondo della fantasia, come se lo stessero effettivamente svolgendo. Impiantano, nella loro immaginazione botteghe artigiane. O “vedono”, di fronte a sé, scolaresche sedute nei banchi ad ascoltare i maestri che essi saranno. Qualcuno si insedia nella cabina di un’astronave ed esplora regioni remote e d affascinanti del cosmo. Quasi tutti abbiano giocato, almeno una volta nella vita, a fare il dottore. Mestieri che durano un po’, per
Pedalare fa star bene
di AA.VV.
ediciclo editore, Portogruaro, pp. 112, € 13,00
Sentimenti che affondano le radici nell’infanzia, passioni scoperte in età matura, viaggi di formazione alla ricerca di se stessi; persino ascesi spirituale che si accompagna all’ascesa delle salite: il frusciare leggero delle due ruote azionate a pedali porta con sé emozioni e suggestioni che, a guardare la bicicletta come solo mezzo meccanico, non direste mai. Eppure lungo la sua storia ultrasecolare questo attrezzo si è evoluto in modo costante dalla pesantezza alla levità. Quella fisica, se guardata esteriormente: dagli 80 chili
Una deliziosa cronaca della vita di un paese abruzzese nella prima metà del Novecento
«L’amore nostalgico verso il luogo natale e le persone che vi hanno abitato e vi abitano, la presenza continua ed affettuosa delle immagini dei propri familiari non forzano mai la mano della scrittrice oltre i limiti di una narrazione sobria e serena. Il passato viene recuperato nella sua autenticità; ritrovarlo per Sara Croce Mercanti è fonte di consolazione, per certi aspetti una specie di risarcimento delle delusioni e dei dolori che la sorte infligge talvolta agli spiriti più giusti e più puri»
(dalla presentazione di Giovanni Nativio)
Uscito nel 1993, questo libro conserva tutta la sua freschezza e la capacità di parlare al cuore di tutte le generazioni.
Con il solo costo del libro (10,00 euro) più un piccolo contributo per la spedizione postale (3,00 euro) riceverete a casa il libro più un altro libro (o un CD) in regalo, da scegliere fra quelli riportati qui sotto (cliccate sulle rispettive copertine per saperne di più).
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di Giulio Ferroni
Salerno Editrice, Roma, pp. 124, € 9,90
Assediata da una realtà esterna invadente e petulante, che vorrebbe assegnarle il compito di mettere le nuove generazioni “al passo con i tempi”, la scuola viene vista sempre di più come un luogo funzionale alla cosiddetta società liquida, quella che non si richiama a principi duraturi e che mettano in grado di tener ferma la bussola, ma si abbandona allo scorrere acritico di quanto viene “spontaneamente” prodotto dal mercato, supremo regolatore degli avvenimenti del mondo. Sicché proliferano le richieste di adeguarsi a meccanismi, linguaggi, relazioni,