Novità
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La scuola serve a vivere meglio, non a produrre di più
(Nando Cianci)
Cos'è Scuolaslow
Scuolaslow è una piazza nella quale incontrarsi, discutere, raccontare le riflessioni, le esperienze, le pratiche intrecciate con l'idea di una scuola slow, vale a dire sottratta...
Una deliziosa cronaca della vita di un paese abruzzese nella prima metà del Novecento
«L’amore nostalgico verso il luogo natale e le persone che vi hanno abitato e vi abitano, la presenza continua ed affettuosa delle immagini dei propri familiari non forzano mai la mano della scrittrice oltre i limiti di una narrazione sobria e serena. Il passato viene recuperato nella sua autenticità; ritrovarlo per Sara Croce Mercanti è fonte di consolazione, per certi aspetti una specie di risarcimento delle delusioni e dei dolori che la sorte infligge talvolta agli spiriti più giusti e più puri»
(dalla presentazione di Giovanni Nativio)
Uscito nel 1993, questo libro conserva tutta la sua freschezza e la capacità di parlare al cuore di tutte le generazioni.
Con il solo costo del libro (10,00 euro) più un piccolo contributo per la spedizione postale (3,00 euro) riceverete a casa il libro più un altro libro (o un CD) in regalo, da scegliere fra quelli riportati qui sotto (cliccate sulle rispettive copertine per saperne di più).
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di Massimo Montanari
edizioni dei cammini, Roma, pp. 80, € 17,50
Forse sono nate dalla relazione giocosa tra le madri e i figli, che ripetono, sillabando, il linguaggio materno e dalla concatenazione di suoni e di rime che ne scaturiscano. O forse discendono da formule “magiche” rimate di incantesimi e scongiuri. O da canti popolari del mondo adulto, sgorganti da ogni parte del mondo. Quale che sia la loro origine, sulla quale da tempo gli studiosi vanno indagando, certo è che le filastrocche hanno accompagnato il cammino dell’uomo lungo i secoli e attraverso culture diverse. E sono ancora vive e vegete in un’epoca in cui la relazione tra adulti e bambini si va modificando con l’irruzione dei mezzi informatici e della comunicazione digitale, dei quali – a dire il vero- gli adulti non sempre fanno un uso responsabile, propinandoli ai bambini spesso senza tener conto della necessaria gradualità e delle conseguenze che sulla formazione può avere un approccio precoce e massiccio alle nuove tecnologie.
Anche per il non indulgere a questa tendenza, oltre che per il suo valore in sé, appare meritorio il lavoro di Massimo Montanari, che propone
Tecnodestino, dipendenza tecnologica e uomo virtuale
di Paolo Gallina
Dedalo, Bari, pp. 256, € 16,00
Vincitore Premio Nazionale di Divulgazione Scientifica 2015
L’uomo e la tecnologia, si sa, da sempre sono in cammino insieme. L’uno non esisterebbe senza l’altra, e viceversa, sì che Giuseppe O. Longo ha potuto parlare dell’essere umano come «simbionte di biologia e di tecnologia»[1], nel quale il secondo elemento della simbiosi è andato via via aumentando il suo peso. Si tratta di un concetto che ora Longo riprende nella prefazione al libro di Paolo Gallina L’anima delle macchine, edito da Dedalo, descrivendolo come un processo di ibridazione, caratterizzato da un continuo innesto di strumenti e apparati nell’uomo, nella cui vita prende corpo sempre più la delega tecnologica, cioè il nostro affidare ai ritrovati tecnologici funzioni e compiti un tempo nostro appannaggio.
di Giulio Ferroni
Salerno Editrice, Roma, pp. 124, € 9,90
Assediata da una realtà esterna invadente e petulante, che vorrebbe assegnarle il compito di mettere le nuove generazioni “al passo con i tempi”, la scuola viene vista sempre di più come un luogo funzionale alla cosiddetta società liquida, quella che non si richiama a principi duraturi e che mettano in grado di tener ferma la bussola, ma si abbandona allo scorrere acritico di quanto viene “spontaneamente” prodotto dal mercato, supremo regolatore degli avvenimenti del mondo. Sicché proliferano le richieste di adeguarsi a meccanismi, linguaggi, relazioni,
Dal consumismo alla convivialità
di Eide Spedicato Iengo
e Giovanni Bongo
FrancoAngeli, Milano, pp. 144, € 18,00
Il libro:Comunque la si voglia intendere, è difficile contestare la circostanza che abitiamo una società sempre più impersonale, supponente, boriosa, incapace di mettersi in discussione; affetta da analfabetismo etico-culturale; gestita da una classe dirigente senza slancio morale e qualificata da un sistema politico lontano da progetti di ri-organizzazione sociale. In questo quadro, alcuni temi sono naufragati in un'assoluta perdita di corrispettivo nella realtà, sebbene costituiscano la trama di qualsiasi tessuto collettivo voglia definirsi civile, quali democrazia, giustizia, educazione, fiducia, condivisione, responsabilità sociale.