Novità
Scuola Slow è anche su Twitter (https://twitter.com/Scuolaslow) e su Facebook (https://www.facebook.com/scuola.slow)
La scuola serve a vivere meglio, non a produrre di più
(Nando Cianci)
Cos'è Scuolaslow
Scuolaslow è una piazza nella quale incontrarsi, discutere, raccontare le riflessioni, le esperienze, le pratiche intrecciate con l'idea di una scuola slow, vale a dire sottratta...
È possibile, nell’istruzione e nell’educazione, assegnare alla tecnologia il ruolo di strumento? O essa sprigiona una tale autonoma potenza che la destina inesorabilmente a dettare tempi, ritmi, modi e persino contenuti del processo formativo? La ragione strumentale ci spingerà a forza verso la proliferazione di ambienti educativi virtuali in sostituzione di quelli reali? La figura del docente potrà essere insidiata dalle intelligenze artificiali o continuerà ad affermarsi il principio secondo cui senza relazione umana non si dà educazione? Il pensiero lento è un ostacolo al progresso o è un modo di essere che ci consente di camminare nel mondo apprezzando la velocità della tecnologia senza farcene travolgere?
L'autore si andava interrogando su questo e su altri problemi quando la pandemia ha posto forzatamente in primo piano, nella scuola, il digitale e il virtuale. In tale situazione, ha deciso di pubblicare un primo embrione della elaborazione di un Manifesto della scuola slow. E di farne dono a quanti siano interessati a questi temi, sperando che possa esercitare una sia pur minima funzione di stimolo alla riflessione e di accoglienza di altri e più approfonditi contributi.
L’eBook viene, così, messo a disposizione di quanti avranno la pazienza di leggerlo, lanciato come un piccolo messaggio in bottiglia nelle acque del gran mare della nostra scuola, con l’auspicio che esse giungano presto a liberarsi dell’attuale tempesta.
Per riceverlo del tutto gratuitamente basta richiederlo scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. opppure a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
di Chiara Fenoglio, Marsilio, Venezia, 2020, pp. 176, € 12,00.
Persuaso che la morale «non possa risorgere per ora», Leopardi ne esplora tuttavia i costumi, la storia, gli impieghi religiosi e pietosi, sostituendo ai precetti formali del vivere una “immaginazione morale” che, superata ogni istanza pedagogica, si affida al conforto malinconico della poesia. Ma il suo progetto guarda anche a una morale naturale e vera che, eliminate tutte le incrostazioni storiche, civili, religiose, sia valida in ogni tempo e luogo. Attingendo a fonti diverse, Leopardi trae degli exempla pienamente accordati al suo materialismo: il motto evangelico «venite et videte» diventa ne La ginestra il perno di un’etica originale, ancorata ai principi apparentemente contraddittori di verità e compassione. Principi universali non perché metafisicamente fondati e incontrovertibili, ma poiché l’uomo è «un degli esseri, di questa terra, diverso dagli altri di specie, ma non di genere».
di Andrea Marcolongo, Laterza, Bari-Roma, 2020, pp. 216, € 16,00.
Se in tempo di pace e di prosperità chiediamo a Omero d’insegnarci la vita, a ogni rivolgimento della Storia dovremmo deporre Iliade e Odissea e affrettarci a riprendere in mano l’Eneide. Andrea Marcolongo ci fa scoprire l’essenza vera di Enea. L’eroe che cerca un nuovo inizio con in mano il bene più prezioso: la capacità di resistere e di sperare. Una lezione attualissima.
Vi siete mai chiesti perché, pur avendo dovuto tutti leggere l’Eneide a scuola, fatichiamo a ricordare qualcosa che non sia la fuga da Troia o la grande storia d’amore tragico con Didone? Perché abbiamo così facilmente dimenticato gli epici racconti sulle mitiche origini di Roma e del suo impero? Forse perché i versi del poema di Virgilio non sono adatti ai momenti in cui le cose filano lisce e allora si va in cerca di avventura nella letteratura. Il canto di Enea è destinato al momento in cui si sperimenta l’urgenza di raccapezzarsi in un dopo che stordisce per quanto è diverso dal prima in cui si è sempre vissuto. Enea è l’eroe che vaga nel mondo portandosi sulle spalle anziani e bambini. È colui che viaggia su una nave senza nocchiero alla ricerca di un nuovo inizio, di una terra promessa in cui ricominciare. È l’uomo sconfitto, colui che non ha più niente tranne la capacità di resistere e di sperare. Un personaggio quanto mai attuale.