Novità
Scuola Slow è anche su Twitter (https://twitter.com/Scuolaslow) e su Facebook (https://www.facebook.com/scuola.slow)
La scuola serve a vivere meglio, non a produrre di più
(Nando Cianci)
Cos'è Scuolaslow
Scuolaslow è una piazza nella quale incontrarsi, discutere, raccontare le riflessioni, le esperienze, le pratiche intrecciate con l'idea di una scuola slow, vale a dire sottratta...
Un maestro di scuola racconta
di Alex Corlazzoli
Einaudi, Torino, pp. 140, € 12,00
Lungi dall’abitare un pianeta ovattato, dominato dalla fantasia e dai buoni sentimenti, i bambini vivono a loro modo le contraddizioni che caratterizzano la condizione umana. Contraddizioni acuite, va detto, dal comportamento di molti adulti che su sul mondo dell’infanzia scaricano le proprie instabilità affettive, i propri fallimenti relazionali, la propria incapacità a costruire una scuola che abbia davvero al centro il bambino, l’adolescente, il giovane. Costruendosi, magari, una rappresentazione arcadica dell’infanzia per esorcizzare i propri sensi di
di Isabella Milani, Vallardi Milano, pp. 254, € 12,00
Si entra per la prima volta in classe –da adulti- con il proprio bagaglio di studi, di conoscenze, di riflessioni e si incrociano sguardi di bambini o ragazzi in attesa, che perlustrano le pieghe del volto del nuovo insegnante per carpirne indizi sul carattere, sui futuri comportamenti. E si scopre che la fiducia nella propria “preparazione” non è sufficiente a sostenere quegli sguardi, ad avviare un dialogo n gli animi che stanno dietro di loro, a suscitarne l’interesse, l’attenzione, la buona predisposizione per il percorso da fare insieme. E si reagisce in base al proprio essere. Chi sa o scopre di avere doti affabulatorie, si affida al
L'esempio, lo abbiamo scritto più e più volte, educa più delle parole. Così come sosteniamo, da sempre, che l'educazione non è frutto solo del lavoro della scuola, ma è questione che riguarda tutti. Siamo tutti educatori, compresi i legislatori e i governanti. Qui di seguito pubblichiamo i link di alcuni articoli sul fenomeno del gioco d'azzardo e su come lo Stato si atteggi verso di essi. Interessante riflettervi con uno sguardo rivolto all'accanimento con il quale si minano le basi della scuola pubblica.
Quelle slot machine che entrano nelle case con l’ok dello Stato
http://www.notiziarioitaliano.it/index.php/economia/130716-quelle-slot-machine-che-entrano-nelle-case-con-l-ok-dello-stato
Una scelta malata che ingrassa lo Stato
http://www.ecostampa.com/servizi/utility/imgrsnew.asp?numart=1OFMU7&annart=2012&usekey=B1RNKL71A5P2R
Dall'azzardo 6 miliardi di costi sociali
http://www.avvenire.it/Dossier/lazzardo_non_%C3%A8_un_gioco/Pagine/azzardo-dipendenza.aspx
Via libera a mille sale poker e alle slot machine in salotto
http://www.avvenire.it/Cronaca/Pagine/via-libera--amille-sale-poker.aspx
L’azzardo tassato meno del pane
http://www.avvenire.it/Dossier/lazzardo_non_%C3%A8_un_gioco/Pagine/azzardo-tassato-meno-del-pane.aspx
Guida per genitori e insegnanti all’uso consapevole di Internet e dei social network,
di Mauro Ozenda e Laura Bissolotti, Hoepli, Milano, pp. 234, € 14,90.
Il libro: Internet come occasione straordinaria di girare in lungo e in largo l’universo culturale, per acquisire informazioni preziose alle quali non saremmo mai arrivati dovendo muovere il nostro corpo per il mondo alla loro ricerca; come occasione di incontri e nuove relazioni, che ci consentono di avere contatti con persone che mai avremmo conosciuto. Internet come una giungla caotica e inesplorabile, irta di insidie e di agguati, popolata anche da malviventi senza scrupoli dediti alla truffa, all’adescamento, all’attentare alla innocenza dei più piccoli.
Questa diatriba domina da tempo il senso comune, che ne enfatizza ora l’uno ora l’altro dei corni. A volte perché si leggono o si vivono esperienze sgradevoli o pericolose. Altre volte
di Moreno Montanari, Mursia,Milano, pp. 170, € 14,00
Il libro: Partendo dalla prospettiva indicata nell’ incipit (che potete leggere qui sotto e che si richiama a Nietzsche) Montanari invita a liberarsi dalla tendenza a considerare patologica ogni forma di disagio esistenziale per provare a pensare filosoficamente "la fatica di essere se stessi". Capitolo dopo capitolo, il volume si dipana in un percorso nel quale la malattia e l'eccesso di medicalizzazione, l'ansia da prestazione e il senso d'inadeguatezza, la bassa soglia di sopportazione delle difficoltà, il risentimento e il senso di colpa rispetto al tempo passato, la frustrazione per quello presente e l'angoscia per quello futuro, la relazione tra la paura di morire e quella di vivere si trasformano in opportunità per esaminare il nostro modo di essere al mondo e per vedere se l'esistenza,