Novità
Scuola Slow è anche su Twitter (https://twitter.com/Scuolaslow) e su Facebook (https://www.facebook.com/scuola.slow)
La scuola serve a vivere meglio, non a produrre di più
(Nando Cianci)
Cos'è Scuolaslow
Scuolaslow è una piazza nella quale incontrarsi, discutere, raccontare le riflessioni, le esperienze, le pratiche intrecciate con l'idea di una scuola slow, vale a dire sottratta...
Guida per genitori e insegnanti all’uso consapevole di Internet e dei social network,
di Mauro Ozenda e Laura Bissolotti, Hoepli, Milano, pp. 234, € 14,90.
Il libro: Internet come occasione straordinaria di girare in lungo e in largo l’universo culturale, per acquisire informazioni preziose alle quali non saremmo mai arrivati dovendo muovere il nostro corpo per il mondo alla loro ricerca; come occasione di incontri e nuove relazioni, che ci consentono di avere contatti con persone che mai avremmo conosciuto. Internet come una giungla caotica e inesplorabile, irta di insidie e di agguati, popolata anche da malviventi senza scrupoli dediti alla truffa, all’adescamento, all’attentare alla innocenza dei più piccoli.
Questa diatriba domina da tempo il senso comune, che ne enfatizza ora l’uno ora l’altro dei corni. A volte perché si leggono o si vivono esperienze sgradevoli o pericolose. Altre volte
A proposito della dematerializzazione (così la chiamano, con un vago sapore di metafisica) dei rapporti con le comunità dei docenti, del personale, studenti e famiglie pubblichiamo un breve passo dell’ampia relazione La responsabilità educativa della scuola tenuta tempo fa a Chieti da Nando Cianci nell’ambito del seminario Il coraggio di educare.
[…] La scuola educa con i suoi comportamenti, con i messaggi che gli adulti inviano mediante il loro agire e mediante l’organizzazione che danno alla vita concreta della scuola. Messaggi educativi arrivano sempre dai nostri atti, anche quando su di essi non riflettiamo abbastanza.
Facciamo un esempio, fra i tanti possibili. Da molte parti si sta vivendo con entusiasmo l’informatizzazione dei rapporti tra scuola e famiglia. I genitori potranno sapere, con la semplice immissione di una password e con qualche clic i voti dei loro figlioli nelle varie materie scolastiche; potranno monitorare il numero delle assenze; potranno sapere se in quella precisa mattina loro figlio è a scuola oppure ha marinato le lezioni. Finalmente, dicono in tanti, finirà la possibilità dei piccoli inganni, delle bugie inventate a copertura della mancanza ai doveri scolastici. I figli dovranno rigare dritto, l’ordine sarà ristabilito.
Ma siamo così sicuri che, sul piano educativo, relazionale, umano, abbiamo realizzato un progresso così cospicuo? Le cose si possono veder anche da un altro punto di vista.
di Moreno Montanari, Mursia,Milano, pp. 170, € 14,00
Il libro: Partendo dalla prospettiva indicata nell’ incipit (che potete leggere qui sotto e che si richiama a Nietzsche) Montanari invita a liberarsi dalla tendenza a considerare patologica ogni forma di disagio esistenziale per provare a pensare filosoficamente "la fatica di essere se stessi". Capitolo dopo capitolo, il volume si dipana in un percorso nel quale la malattia e l'eccesso di medicalizzazione, l'ansia da prestazione e il senso d'inadeguatezza, la bassa soglia di sopportazione delle difficoltà, il risentimento e il senso di colpa rispetto al tempo passato, la frustrazione per quello presente e l'angoscia per quello futuro, la relazione tra la paura di morire e quella di vivere si trasformano in opportunità per esaminare il nostro modo di essere al mondo e per vedere se l'esistenza,
L'esempio, lo abbiamo scritto più e più volte, educa più delle parole. Così come sosteniamo, da sempre, che l'educazione non è frutto solo del lavoro della scuola, ma è questione che riguarda tutti. Siamo tutti educatori, compresi i legislatori e i governanti. Qui di seguito pubblichiamo i link di alcuni articoli sul fenomeno del gioco d'azzardo e su come lo Stato si atteggi verso di essi. Interessante riflettervi con uno sguardo rivolto all'accanimento con il quale si minano le basi della scuola pubblica.
Quelle slot machine che entrano nelle case con l’ok dello Stato
http://www.notiziarioitaliano.it/index.php/economia/130716-quelle-slot-machine-che-entrano-nelle-case-con-l-ok-dello-stato
Una scelta malata che ingrassa lo Stato
http://www.ecostampa.com/servizi/utility/imgrsnew.asp?numart=1OFMU7&annart=2012&usekey=B1RNKL71A5P2R
Dall'azzardo 6 miliardi di costi sociali
http://www.avvenire.it/Dossier/lazzardo_non_%C3%A8_un_gioco/Pagine/azzardo-dipendenza.aspx
Via libera a mille sale poker e alle slot machine in salotto
http://www.avvenire.it/Cronaca/Pagine/via-libera--amille-sale-poker.aspx
L’azzardo tassato meno del pane
http://www.avvenire.it/Dossier/lazzardo_non_%C3%A8_un_gioco/Pagine/azzardo-tassato-meno-del-pane.aspx
di NANDO CIANCI
Non è facile, contemplando un rubinetto a secco con la gola arsa dalla sete in una afosa giornata di luglio, resistere alla tentazione di abbandonarsi alle usate imprecazioni contro la classe politica. Eppure, per quanto forte sia il disagio di vedere una doccia ristoratrice ridotta a desertico miraggio, per quanto forte possa essere l’indignazione nel leggere la quotidiana caporetto della rete idrica nelle nostre cronache, occorre ricondurre questo problema al suo alveo naturale, che è quello di costituire uno degli aspetti più emblematici della vita democratica di una comunità, vale a dire della politica.
Non vi è dubbio che nella vita della comunità, cioè della polis, i politici sono quelli che, per definizione, dovrebbero essere gli interpreti più intelligenti e più sensibili del bene comune, coloro che si assumono la