Novità
Scuola Slow è anche su Twitter (https://twitter.com/Scuolaslow) e su Facebook (https://www.facebook.com/scuola.slow)
La scuola serve a vivere meglio, non a produrre di più
(Nando Cianci)
Cos'è Scuolaslow
Scuolaslow è una piazza nella quale incontrarsi, discutere, raccontare le riflessioni, le esperienze, le pratiche intrecciate con l'idea di una scuola slow, vale a dire sottratta...
Virginia Defendi,
Bambina e la fatina computerina, Onirica, Milano, pp. 48, € 7,00.
Da una parte una bambina che, pur essendo immersa nel benessere e con la prospettiva di ereditare un impero florido e prospero, non era felice. Perché quel suo mondo era ricco e rigoglioso per tutto, tranne che per una cosa: i colori. Era infatti tutto di color grigio. E, per giunta, di una sola tonalità: grigio quaranta per cento. Infatti quell’impero si chiamava Grigiolandia . Ma, per darsi, la felicità ha bisogno di colori. Così coma ha bisogno di sogni. Che, però, a Grigiolandia erano proibiti ai bambini in forza di un delitto imperiale in vigore da tempo immemorabile. Ai piccoli che venivano sorpresi a sognare ad occhi aperti toccava la condanna alla Non-Crescita. La stessa erede dell’Impero, che si chiamava Bambina, era incappata nella punizione ed era rimasta, nonostante fossero passati moltissimi anni, una fanciullina. Sempre con il desiderio di portare colori e musica nel suo mondo grigio.
Dall’altra una figlia un po’ anticonformista dei regnanti del Mondo fatato, la Fatina Computerina, desiderosa di togliere un po’ di polvere da un mondo sempre uguale a se stesso.
Dai loro desideri e dalle loro azioni, che si svolgono con il contorno di un a piccola folla di personaggi fiabeschi, si sviluppa la trama di questa fiaba moderna che cerca di conciliare sogni, colori, musica e tecnologia.
Un racconto grazioso, godibile ed originale, come è stato scritto da più parti, che segna il promettente debutto letterario della giovane scrittrice Virginia Defendi.