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La scuola serve a vivere meglio, non a produrre di più
(Nando Cianci)
Cos'è Scuolaslow
Scuolaslow è una piazza nella quale incontrarsi, discutere, raccontare le riflessioni, le esperienze, le pratiche intrecciate con l'idea di una scuola slow, vale a dire sottratta...
di Franco Cassano, Laterza, Roma-Bari, pp. 100, € 14,00.
Nella partita contro il bene, il male parte sempre in vantaggio grazie all'antica confidenza con la fragilità dell'uomo. Chi vuole annullare quel vantaggio deve riconoscersi in quella debolezza, invece di presidiare cattedre morali sempre più inascoltate.
Senza un'élite competente e coraggiosa la politica muore. Ma questa spinta morale deve sapersi confrontare con la maggioranza degli uomini, misurarsi con la loro imperfezione, deve diventare politica. Come dimostra la figura del Grande Inquisitore, il male è un lucido conoscitore degli uomini e fonda il suo regno sulla capacità di coltivarne le debolezze. E sa adattarsi ai tempi, perché ha imparato a cambiare spalla alle sue armi: una volta esaltava la sottomissione, oggi offre con successo e su tutti i canali dosi crescenti di volgarità ed esibizionismo. Se vogliono far crollare questo potere, i migliori devono smettere di
specchiarsi nella loro perfezione. Da sempre i Grandi Inquisitori usano questo sentimento di superiorità per isolarli da tutti gli altri, per ridicolizzarne l'esempio e renderli innocui. Chi spera negli uomini deve inoltrarsi nella zona grigia dove abita la grande maggioranza di essi, e combattere lì, in questo territorio incerto, le strategie del male.
L’INCIPIT: Ci sono libri che raccolgono le tappe di un lungo percorso ed altri che, pur venendo anch’essi da una lunga incubazione, si condensano più rapidamente, di fronte alla pressione esercitata da un problema, libri che vogliono segnalare un’urgenza e sperano di essere stati scritti per tempo. Questo libro appartiene alla seconda categoria, perché i testi che lo compongono sono tutti fortemente legati tra loro e al passaggio che stiamo vivendo. Essi muovono da un presupposto molto chiaro, l’osservazione preoccupata della straordinaria vitalità del male, della sua fecondità e capacità di espandersi. L’ipotesi iniziale è che oggi il male, nella sua lunga sfida contro il bene, riesca a partire con un margine di vantaggio difficile da annullare. Esso è un fondista veloce, corre svelto e leggero come se fosse in discesa, mentre sull’altro versante il bene arranca affannosamente su un’eterna salita. E anche quando crede di essere riuscito a conquistare posizioni stabili e forti, è spesso costretto ad accorgersi che quei territori non sono sicuri e possono tornare nelle mani del suo avversario, avverte gli scricchiolii degli argini e del proprio sistema di difesa.
L’ipotesi da cui muove il nostro ragionamento è che questo vantaggio del male dipenda in primo luogo dalla sua «umiltà», da un’antica confidenza con la fragilità dell’uomo, che gli permette di usarla ai propri fini. […] Il bene, invece, è così preso dall’ansia di raggiungere le sue vette che spesso finisce per voltare le spalle all’imperfezione dell’uomo, lasciandola tutta nelle mani delle strategie del male. Chi ha gli occhi fissi solo sul bene, spesso ha deciso di non guardare altrove: l’urgenza di giudicare, di misurare l’essere sul metro del dover essere, lo porta a guardare con impazienza chi rimane indietro, e tale mancanza di curiosità lo porta alla sconfitta. Il male approfitta della distrazione o della boria del bene per mettere le tende e costruire alleanze……
L'AUTORE: Franco Cassano insegna Sociologia dei processi culturali nell’Università di Bari. Tra le sue pubblicazioni: Approssimazione (Il Mulino 1989); Partita doppia (Il Mulino 1993);Modernizzare stanca: perdere tempo, guadagnare tempo (Il Mulino 2001); Oltre il nulla. Studio su Giacomo Leopardi (Laterza, 2003); Homo civicus. La ragionevole follia dei beni comuni (Dedalo 2004); Tre modi di vedere il Sud (Il Mulino 2009); Il pensiero meridiano (Laterza, N.E. 2010).. Ha curato con Danilo Zolo L’alternativa mediterranea (Feltrinelli 2007).