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Scuolaslow è una piazza nella quale incontrarsi, discutere, raccontare le riflessioni, le esperienze, le pratiche intrecciate con l'idea di una scuola slow, vale a dire sottratta...

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IL FALSO SUCCESSO DEL MONDO LIQUIDOIL FASO SUCCESSO DEL MONDO "LIQUIDO". Intorno a nomadismi culturali e patti sociali traballanti,

di Eider spedicato Iengo
Giuseppe laterza,Bari, pp. 120. € 15,00

 

IL LIBRO: Il testo poggia su una serie di domande intorno allo spazio, al peso e al significato che, nello scenario liquido, discontinuo e mutevole della post-modernità, occupano le regole, il patto sociale, l’educazione.
           Quelle domande hanno individuato come problematicità nodale del nostro tempo, soprattutto attraverso l’analisi delle criticità della famiglia e della scuola, le contraddizioni della socializzazione che, per aderire alla logica liquido-moderna, rischia di destrutturare i legami della stessa produzione e riproduzione sociale.
           «Con argomentazioni stringenti e densità di dialogo con la letteratura rilevante, il percorso del testo è sintetico quanto incisivo, perché avanza indicatori di allarme sulla tenuta stessa della nostra contemporaneità sociale, e al contempo di impegna a indicare una via di soluzione, verso una nuova cultura di regole e patti sociali orientata, pur nel mutamento, dal faro del bene comune ricercato nella pratica weberiana della libertà e mutua responsabilità degli attori sociali, evitando i rischi opposti del fondamentalismo e del nichilismo» (dalla Prefazione di Ezio Sciarra).

 

L’INCIPIT; Nel mondo della revocabilità permanente di preferenze e legami, del radicale cambiamento dell’organizzazione della coabitazione umana, dello strappo della rete sociale, della perdita dei vecchi confini, quale spazio occupano le regole? E cosa si intende per educazione nella realtà di uno scenario liquido, labirintico, discontinuo, mutevole, scisso e ricomposto fra omologazione e pluralità delle strategie di vita? E inoltre: quale peso ha il patto sociale in un ambiente che fortifica lo spazio della differenziazione e della frammentazione, e implica soggettività in permanente tensione? E, data questa cornice, quali sono e come sono i rapporti che intercorrono tra i giovani, la famiglia e la scuola, ovvero fra le agenzie che rappresentano i punti nodali per la riproduzione sociale e la costituzione di una società e i destinatari di questo processo?
           E’ poco convenzionale –ne siamo consapevoli- intrattenere su concetti segnati irresponsabilmente e arbitrariamente da obsolescenza come regole, disciplina, responsabilità, dal momento che il pendolo della modernità liquida si è spostato all’estremo opposto. Ma riteniamo sia doveroso prestar loro attenzione per almeno due motivi. Perché rinviano ad ingranaggi traballanti che rischiano di compromettere il significato stesso della società e della democrazia; e perché, proprio a causa di contesto sociali sempre più fluidi e imprevedibili, offrono bussole sociali utili a navigare anche in acque poco conosciute.

 

L’AUTRICE: Eide Spedicato Iengo insegna Sociologia Generale presso il Dipartimento di Lettere. Arti e Scienze Sociali dell’Università degli studi “Gabriele D’Annunzio” di Chieti-Pescara e dirige il “Centro interdipartimentale sulla Società Multiculturale”. Tra i suoi contributi più recenti: Sviluppo globale e sfide locali. Il caso della Provincia di Mendoza, Bari, 2009; Abruzzo, regione del mondo. Letture interdisciplinari sull’emigrazione abruzzese fra Ottocento e Novecento, Milano, 2010 (con Lia Giancristofaro); Gli adolescenti e la famiglia, ieri e oggi, Teramo, 2011 (con Giulia Paola Di Nicola); Migrare al femminile in una provincia del Centro-sud, Milano, 2011 (con Vittorio Lannutti); Una fotografia sul bullismo: bulli, vittime, spettatori, Chieti, 2011 (in collaborazione).

 

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