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Scuolaslow è una piazza nella quale incontrarsi, discutere, raccontare le riflessioni, le esperienze, le pratiche intrecciate con l'idea di una scuola slow, vale a dire sottratta...
INSEGNARE A VIVERE
di Edgar Morin
Raffaello Cortina Editore,
Milano, pp. 120, € 11,00
Il libro: Edgar Morin, una delle figure più prestigiose della cultura contemporanea, torna a occuparsi dei problemi dell’educazione, con un nuovo agile volume che completa idealmente la sua trilogia.
È un punto di arrivo ma anche un ulteriore, strutturato, punto di partenza, questo nuovo brillante saggio del filosofo francese. Dopo La testa ben fatta (Raffaello Cortina, 2000) e I sette saperi necessari all'educazione del futuro (Raffaello Cortina, 2001), due pietre miliari della pedagogia contemporanea, l’autore torna sulle sue riflessioni partendo dal principio: dall’Emilio di Rousseau.
Nel libro che ha ispirato intere generazioni di pedagoghi, l’educatore dice del suo allievo: “Vivere è il mestiere che voglio insegnargli”. Ma la massima di Rousseau è eccessiva, a detta di Morin, poiché nessuno può insegnare a vivere, al massimo l’insegnante può aiutarci a imparare a vivere. A vivere si impara attraverso l’esperienza, con l’aiuto dei genitori e degli educatori, ma anche attraverso i libri, la poesia, gli incontri.
Quello che può fare un buon educatore non è dunque tracciare la strada, ma fornire all’allievo gli strumenti per riconoscere le fonti e le cause dei nostri errori e delle nostre illusioni, cercando di limitare il più possibile gli inganni del ragionamento.
Un compito niente affatto facile, perché l’errore e l’illusione sono sempre in agguato nelle nostre scelte quotidiane, la vita in fondo non è che un’avventura che implica incertezze sempre nuove.
La riforma dell’educazione, insomma, non può che essere una riforma del pensiero. Una strada che i nostri giovani hanno appena iniziato a percorrere, una riforma che è più di una rivoluzione, è una metamorfosi. (Ibs)
L’incipit: Questo libro prolunga una trilogia dedicata non tanto a una riforma del nostro sistema di educazione, quanto al suo superamento, termine che significa non solo che ciò che deve essere superato deve essere anche conservato, ma anche che tutto ciò che deve essere conservato deve essere rivitalizzato. Obbliga a ripensare non solo la funzione, direi pure la missione insegnante, ma anche ciò che è insegnato. Se insegnare è insegnare a vivere, secondo la giusta massima di Jean-Jacques Rousseau, è necessario individuare le carenze e le lacune del nostro insegnamento attuale per affrontare problemi vitali come quelli dell’errore, dell’illusione, della parzialità, della comprensione umana, delle incertezze che ogni esistenza incontra.
Questo nuovo libro non si limita a ricapitolare le idee dei precedenti; sviluppa tutto ciò che significa insegnare a vivere nel nostro tempo che è anche quello di Internet, nella nostra civiltà nella quale siamo così spesso disarmati e persino strumentalizzati, nella nostra era che è antropocene dal punto di vista della storia della Terra e al contempo era planetaria dal punto di vista della storia delle società umane.
L'autore: Edgar Morin è una delle figure più prestigiose della cultura contemporanea. Nelle nostre edizioni ha pubblicato, tra gli altri, La testa ben fatta (2000), I sette saperi necessari all’educazione del futuro (2001), La nostra Europa (con Mauro Ceruti, 2013), La mia Parigi, i miei ricordi (2013).