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La scuola serve a vivere meglio, non a produrre di più
(Nando Cianci)
Cos'è Scuolaslow
Scuolaslow è una piazza nella quale incontrarsi, discutere, raccontare le riflessioni, le esperienze, le pratiche intrecciate con l'idea di una scuola slow, vale a dire sottratta...
LA RELAZIONE NELLA
SOLIDARIETA’
TRA GLI ALUNNI
Il progetto è stato realizzato, nell’anno scolastico 2014/2015 nell’Istituto comprensivo “ F. Masci” di Francavilla al Mare, nella sede succursale Asterope dell’istituto superiore di primo grado.
La sede presenta cinque classi: due prime, due seconde ed una terza sistemate al piano terra di un edificio costruito per essere una scuola.
Il contesto relazionale è molto positivo, poiché il corpo docente é omogeneo per modelli culturali di riferimento, per tutti molto solidi e per intenti educativi comuni, nonché per il clima armonico che porta gli alunni a respirare un’atmosfera serena.
Per questa ricerca-azione è stata scelta la classe 2D, perché è proprio in essa che si ha la massima concentrazione di alunni in situazioni particolari di apprendimento: un’alunna con gravissima disabilità motoria, e disabilità visiva, aiutata da un’assistente materiale, oltre che dall’insegnante di sostegno, un alunno DSA, un’altra alunna con ritardo cognitivo con la relativa docente di sostegno, due alunne BES: tutto in 17 ragazzi.
Tutti gli alunni, comunque, stimolati dai docenti ( a volte in classe durante le ore di italiano ce ne sono tre), partecipano attivamente alle diverse proposte educative, con un gruppo portante che si impegna, studia con interesse ed interviene costantemente, offrendo, dunque, un vivace andamento alle lezioni.
Si è scelto di potenziare l’”ambiente della relazione”, per sviluppare la solidarietà.
Il progetto, che si è svolto nelle ore di italiano, è stato finalizzato ad insegnare agli alunni ad imparare, interagendo con i coetanei, affermando la capacità di dare e di ricevere, per gestire e per comunicare anche le emozioni.
E’ stato collegato ai progetti Lettura e Continuità.
I contenuti sono stati dati dai romanzi di Sepulveda e di Pennac.
Gli spazi sono stati: l’aula della biblioteca della sede, per gli aspetti cognitivi e l’aula della classe, per quelli operativi.
Il progetto è stato strutturato in quattro fasi: nella prima sono state individuate le regole necessarie per lavorare insieme e sono stati prodotti dei cartelloni.
Nella seconda si è dato ampio spazio alla lettura individuale e condivisa, fatta dall’insegnante, per ricavare le informazioni, i messaggi, i temi, attraverso i metodi del brain-storming e dell’apprendimento cooperativo.
Nella terza fase sono stati individuati tutti gli elementi legati alla solidarietà e sono stati realizzati i cartelloni, con approfondimenti riguardanti discipline anche diverse dall’italiano.
Nella quarta fase si è allestita la mostra con la presentazione e l’illustrazione dei lavori agli alunni delle scuole elementari.
La verifica è stata fatta sia in itinere, durante lo svolgimento dei lavori delle fasi, sia alla fine, nella socializzazione di tutto il progetto.
Sono stati realizzati anche due prodotti in power point: uno più ampio per la documentazione ed uno sintetico.
Il progetto è stato giudicato interessante sia per gli alunni che lo hanno realizzato sia per i ragazzi ai quali è stato illustrato: tutti gli obiettivi prefissati sono stati raggiunti.
In una mattinata, presso la sede delle scuole del 4° circolo di Chieti si è svolto l’incontro tra scuole di rete, per l’illustrazione dei lavori, allo scopo di confrontare e di dibattere sulle attività realizzate: questo momento si è rivelato molto proficuo, perché ha permesso una riflessione condivisa tra i docenti di scuole di diversi territori e di diverso grado, utile ed interessante per tutti.
La docente sperimentatrice
Maddalena Perlini