Novità
Scuola Slow è anche su Twitter (https://twitter.com/Scuolaslow) e su Facebook (https://www.facebook.com/scuola.slow)
La scuola serve a vivere meglio, non a produrre di più
(Nando Cianci)
Cos'è Scuolaslow
Scuolaslow è una piazza nella quale incontrarsi, discutere, raccontare le riflessioni, le esperienze, le pratiche intrecciate con l'idea di una scuola slow, vale a dire sottratta...
Di recente, un’insegnante di mia conoscenza ha voluto parlare con i genitori di uno dei suoi alunni. Aveva l’impressione che il piccolo trascorresse troppo tempo a scuola e si fosse iscritto a un numero eccessivo di attività extracurriculari. «Fategli tirare il fiato» si è permesso di consigliare. Il padre è andato su tutte le furie. «Deve imparare a lavorare dieci ora al giorno come me», ha sbottato. Il bimbo aveva solo quattro anni. […]I bimbi non nascono con l’ossessione della velocità e della produttività: siamo noi ad inculcarglierla. (…) La pubblicità li incoraggia a diventare consumatori fin da piccoli. Le scuole insegnano loro a farsi governare dall’orologio e a sfruttare il più possibile ogni minuto. I padri e le madri ribadiscono questo messaggio caricandoli di attività extracurriculari. Ogni cosa comunica ai bambini che fare di meno non significa fare di più e che più veloce è sempre meglio. Una delle prime frasi che mio figlio ha imparato a dire è: «Forza! Sbrigati!».
(Carl Honoré, ...E vinse la tartaruga, Sonzogno, Milano, pp. 253-254)
Per saperne di più sulla giornata mondiale della lentezza: www.vivereconlentezza.it