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(Nando Cianci)

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Scuolaslow è una piazza nella quale incontrarsi, discutere, raccontare le riflessioni, le esperienze, le pratiche intrecciate con l'idea di una scuola slow, vale a dire sottratta...

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QUESTA NOSTRA ITALIACorrado Augias, Questa nostra Italia. Luoghi del cuore e della memoria, Einaudi, Torino, pp. 348, € 20,00.

 

 

Il libro: Un Paese che per secoli e secoli è stato diviso e che ha conosciuto in tempi storicamente recenti una unità politica. Ma che non ha ancora trovato, probabilmente, una unità di intenti, di valori; che non ha ancora formato, o almeno non del tutto, il suo carattere nazionale. Alla scoperta di questo carattere, incrociando antiche ed attuali divisioni, Corrado Augias si avventura in un viaggio che percorre spazi e tempi diversi, un po’ sulla rotta delle ricostruzioni storiche, un po’ attraverso i ricordi autobiografici, un po’ attraverso divagazioni che lasciano libero campo al fluire dei pensieri.

Un’Italia percorsa in lungo e in largo, tanto nelle dimensioni dei grandi centri, quanto in quelle della provincia, che, come si sa, rappresenta una delle nostre ricchezze (basti pensare alla Recanati di Giacomo Leopardi e ai tanti paesaggi che rendono la penisola unica nella sua bellezza, spesso offesa e martoriata.
Un viaggio che si conclude con considerazioni che sembrano naufragare nel pessimismo: l’identità nazionale che Augias cerca «alla fine non è facile trovarla forse per la semplice ragione che non c’è. Troppa storia, troppi chilometri da su a giù, troppi secoli, il peso di un lunghissimo passato fatto di guerre, risse tra vicini, odi sedimentati, un differente sviluppo economico, tutte cose che non facilitano la condivisione». Ma che si chiudono con un atto d’amore, pur venato di scetticismo, che indica anche dove risiedono le enormi potenzialità dell’Italia: «il vero tratto comune di questo paese è (stata?) la vocazione alla bellezza, alle armoniche simmetrie, all’eleganza del dettaglio. È certamente un legittimo motivo d’orgoglio, non da poco. Fino a quando durerà».

 

A dispetto delle tante divisioni, storiche e attuali, c'è qualcosa che ci accomuna come italiani. Una serie di tratti che ci rendono immediatamente riconoscibili in qualsiasi luogo del mondo; nel male ma anche nel bene. Corrado Augias ci accompagna in un viaggio alla scoperta di ciò che definisce il nostro carattere nazionale. Un viaggio particolare, che procede nello spazio e nel tempo, dall'attualità alla ricostruzione storica, passando per il racconto biografico. Ci si sposta dall'infanzia dell'autore vissuta tra la Libia e Roma occupata, alle sue esperienze come corrispondente estero per i grandi quotidiani. Ci si muove in lungo e in largo per la penisola, dalla Milano del teatro alla Trieste di confine, transitando per Bologna dove il Nord incontra il Sud, poi Roma e Napoli per arrivare a Palermo, alle porte di un'altra civiltà con cui da sempre abbiamo dialogato. Ma c'è anche l'Italia di provincia, c'è la Recanati di Giacomo Leopardi, ispiratore e guida in un itinerario che segue le tracce del suo Discorso sopra lo stato presente dei costumi degl'Italiani. Si incontrano le testimonianze di grandi scrittori e poeti che all'Italia come nazione hanno dato volto, carattere e lingua prima ancora che esistesse uno Stato. Ciò che resta alla fine del viaggio è una sensazione di sorpresa: la scoperta di aspetti che riflettono un paese diviso ma ricco di enormi potenzialità alle quali raramente accade di pensare. Questa nostra Italia è la lettera d'amore di un raffinato uomo di lettere, che ha imparato a guardare la sua patria da fuori senza però mai smettere di amarla, e di voler partecipare con passione alle sue vicende politiche e umane. Sembra di sentir echeggiare tra le righe di questo libro la celebre esortazione di Piero Gobetti: «Bisogna amare l'Italia con orgoglio di europei e con l'austera passione dell'esule in patria».

L’Incipit: «Più sabbia è passata nella clessidra della nostra vita, più chiaro vediamo attraverso di essa». Sono parole di Jean Paul. Non so se avesse ragione, certe volte la sabbia non aiuta, acceca; rimpianto, rancore, nostalgie, speranze deluse possono accecare. So però che quando si arriva avanti negli anni la tentazione di raccontare ciò che s’è visto, fatto, lasciato, diventa forte, in un modo o nell’altro bisogna darle ascolto. Va bene, ascoltiamola. Come? Ecco il punto, la vita di un singolo individuo raramente interessa al di fuori della cerchia di amici e familiari – e anche lì bisogna stare attenti. Il rischio non è tanto l’esibizione o la vanità, c’è di peggio: la noia.
    Si possono evitare questi pericoli? Nelle pagine che seguono il lettore troverà qualche riferimento alla mia esistenza, limitato però a eventi che hanno potenzialmente un interesse generale. Il viaggio che il lettore s’appresta a fare ha infatti uno scopo lontano dall’autobiografia. Vorrebbe piuttosto essere una ricerca, attraverso luoghi, testimonianze e memorie, del tragitto che noi italiani abbiamo compiuto in particolare dopo la fine della guerra: sarà anche un modo di vedere come l’animo italiano si è manifestato in questi decenni. Volendolo dire con altre parole, si tratta insomma del discusso, proclamato, negato tema di quale sia una nostra possibile identità nazionale, dove affondino le sue radici.
   Ottant’anni e passa di vita spesi per lo più in attività che inducono di per sé alla riflessione e all’aggiornamento dovrebbero essere uno strumento sufficiente per evitare alcuni rischi e nello stesso tempo un filtro utile per cercare di eliminare il superfluo. In breve: capire come sono andate le cose.

 

L’autore: Corrado Augias, giornalista, scrittore, autore di programmi culturali per la Tv, è nato a Roma. È opinionista del quotidiano «la Repubblica»; i suoi numerosi libri sono tradotti nelle principali lingue. Ricordiamo tra l'altro: I segreti di New York, I segreti di Londra, I segreti di Roma, I segreti di Parigi. Con Mauro Pesce, Inchiesta su Gesú e con Marco Vannini, Inchiesta su Maria. Per Einaudi ha pubblicato Il sangue e il potere. Processo a Giulio Cesare, Tiberio e Nerone (insieme a Vladimiro Polchi, ET Pop 2008), il romanzo Il lato oscuro del cuore (Supercoralli 2014), Le ultime diciotto ore di Gesù (Frontiere 2015, ultima edizione Super ET 2016), I segreti di Istanbul (Frontiere 2016 e Super ET 2017) e Questa nostra Italia (2017).

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