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La scuola serve a vivere meglio, non a produrre di più
(Nando Cianci)
Cos'è Scuolaslow
Scuolaslow è una piazza nella quale incontrarsi, discutere, raccontare le riflessioni, le esperienze, le pratiche intrecciate con l'idea di una scuola slow, vale a dire sottratta...
Viaggio nella terra della luce, di Franco Cardini, il Mulino, Bologna, pp. 312, € 16,00.
In un dolce tardo mattino o in un torrido meriggio o in una fresca sera o in una notte stellata, una jarra di sangría è il minimo per godere di quel vino rosso leggero che è quasi un’espressione filosofica. Scrivere di Andalusia, pensare all’Andalusia, è impossibile a mente fredda e a cuore sereno. Se e quando ti provi a farlo, mille immagini t’invadono gli occhi.
L'Andalusia è uno spazio geografico, storico e mitico, ma anche uno spazio intimo. È un «finis terrae» europeo, cuore di molte culture - barbara ed eurasiatica, berbera e araba, sefardita ed ebraica - eppure, rispetto a tutte, appartato e remoto. In questo orizzonte quasi senza tempo, lungo sentieri roventi come la piana del Guadalquivir d'estate o gelidi come i picchi della Sierra Nevada d'inverno, incroceremo molti viandanti: da Averroè a Maimonide, da Cervantes a García Lorca, a Primo de Rivera, a Manuel de Falla, ciascuno di essi ha la sua Andalusia da narrare, da amare. Questo libro è un invito al viaggio: incamminiamoci allora, perché, pur inafferrabile e misteriosa, alla fine incontreremo la Terra della Luce.
L’incipit: Da qualche parte, nell’infinito, presso al Guadalquivir delle stelle, lungo un cammino senza tempo e senza spazio: perché nell’eternità non ci sono né il tempo né lo spazio. Eppure, per grazia di Dio onnipotente o per la gentilezza di un qualche dio pietoso dell’uomo, quello sembra proprio un cammino; anche se non come tutti gli altri. Uno di quelli che non esistono ma che si creano camminando, come di ce Antonio Machado: «Caminante, no hay camino: se hace el camino al andar». Un cammino forse diurno e rovente come il deserto di Almería in luglio, forse notturno e gelido come i picchi della Sierra Nevada in febbraio. Non importa se arido o scivoloso, coperto di sabbia o di neve, illuminato dal sole o dalla luna.
È là che s’incontrano alcuni viandanti, stanchi e assetati oppure infreddoliti: seduti sul bordo s’una fonte provvidenzialmente gelida oppure stretti e tremanti attorno a un piccolo fuoco. Viandanti che vengono dal Nulla e vanno verso il Sempre.
Tra loro due pensosi vecchi giocatori dinanzi a una piccola scacchiera portatile dai pezzi rossi e neri. La partita sembra andar ormai avanti da ore, eppure sono statti mossi solo alcuni pedoni rossi e neri; e un solo cavallo rosso.
Il primo giocatore è il saggio Moshe di Cordova, per gli ebrei Moshe ben Maimon, quel Maimonide grande filosofo di cui ancora oggi si cercano le tracce nella judcría, il quartiere ebraico di Cordova.
Il secondo è il suo coevo e concittadino Ahmad Muhammad ibn Rushd, l’Averroè dei latini, alla cui opera di interprete d’Aristotele tanto sarebbero stati debitori i secoli a venire.
Sopraggiunge a quel punto l’emiro Abu Abdallah, quello che la storia ricorderà come Boabdil. È stanco – la rossa fortezza dell’Alhambra si è formalmente arresa ai re cattolici il 2 gennaio 1492 – e s’inginocchia dinanzi ai due saggi: si toglie l’elmo appuntito avvolto dal bianco, leggero turbante di sciamito, lo depone a terra e posa la testa sulle ginocchia di Moshe.
L’indice:
Prologo in cielo
Prologo in terra
I. Tra la Sierra Morena, il mare e l’oceano
II. Dio, la guerra, l’amore
III. Dalle moschee alle cattedrali…
IV. … e dai giardini ai pascoli
V. Ai tempi dell’oro e della fame
VI. Lotte civili e nuovi equilibri
VII. Il cerchio magico
Ringraziamenti
Cronologia
Carte
L’autore: Franco Cardini è professore emerito di Storia medievale nell’Istituto Italiano di Scienze Umane e Sociali/Scuola Normale Superiore; è Directeur de Recherches nell’École des Hautes Études en Sciences Sociales di Parigi e Fellow della Harvard University. Per il Mulino ha tra l’altro pibblicato Gerusalemme (2012), Istambul, (2014), Andare per le Gerusalemme d’Italia (2015), Onore (2016), Samarcandai (2016) e sa ultimo La via della seta (con A. Vanoli, 2017).