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La scuola serve a vivere meglio, non a produrre di più
(Nando Cianci)
Cos'è Scuolaslow
Scuolaslow è una piazza nella quale incontrarsi, discutere, raccontare le riflessioni, le esperienze, le pratiche intrecciate con l'idea di una scuola slow, vale a dire sottratta...
Nelle classi borghesi la giornata di ogni bambino è densa di attività organizzate: riunioni dei boy scout o delle guide, lezioni di musica o di danza, attività sportive; questi bambini quasi non hanno il tempo per essere semplicemente se stessi. Anzi vengono continuamente distolti dal compito di scoprire chi sono, vengono obbligati a sviluppare il loro talento e la loro personalità nella direzione decisa dagli adulti che presiedono alle loro molteplici attività. Persino la scuola incomincia oggi a un’età che un tempo si riteneva troppo precoce per un insegnamento formalizzato. La televisione fornisce inoltre ai bambini di oggi fantasie preconfezionate; ma quello che la rende soprattutto nociva è la dipendenza che i bambini sviluppano nei confronti del mezzo televisivo, dipendenza dovuta al fatto che i bambini non hanno avuto agio di sviluppare una ricca e articolata vita fantastica (che richiede tempi lunghi per emergere e crescere), perché sono state loro negate le occasioni di esplorare liberamente i propri impulsi, costruendosi un proprio mondo di sogni. I condizionamenti della vita moderna e l’atteggiamento dei genitori derubano i nostri figli di quel bene prezioso costituito di lunghe ore, di giornate intere in cui pensare i propri pensieri, che è un ingrediente essenziale per lo sviluppo della creatività. Alla creatività non si può attingere in spezzoni di ore rubate ad attività considerate più importanti da coloro che dirigono la nostra vita.
(Bruno Bettelheim, Un genitore quasi perfetto, CDE, Milano, p. 223).
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