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METAMORFOSIdi Piero Boitaniil Mulino, Bologna, 2020, PP. 160, € 14,00.

Le Metamorfosi di Ovidio: un'opera ricca di fascino poetico, concepita per sfidare il tempo e vincerlo. Duecentocinquanta storie che nascono l'una dall'altra a velocità vorticosa, condensando l'intera mitologia classica. Le governa il principio della continua trasformazione, perché «tutto muta, nulla muore; tutto scorre, e ogni immagine si forma nel movimento». E per raccontare il divenire come forma più vera dell'essere occorre capacità di vedere i corpi, di ascoltarne le voci e di riprodurle con eco infinita: di comprendere fino in fondo le passioni che si agitano nell'animo di donne uomini dèi e che determinano, insieme al destino e al caso, le esistenze e il mondo.

Una recensioneChe raccolta di storie straordinaria, le Metamorfosi di Ovidio! Chi ci è incappato per caso o per ragioni scolastiche, ha certamente mostrato stupore davanti a certi mutamenti del corpo e della mente, delle facoltà di un essere che da animato diventa inanimato, o che perde la propria mobilità, le proprietà di parlare e muoversi per acquistarne altre. Va però anche detto che muoversi tra le duecentocinquanta storie del poema non è semplice, perché Ovidio ha costruito una struttura a tratti caotica, profondamente intrecciata, dove ogni metamorfosi lascia spazio a quella successiva, in un ininterrotto succedersi di fantasia, laddove addirittura non vi siano delle mise en abyme, prova di bravura e di composizione sapiente. 
A farci spazio nella congerie quasi stordente delle narrazioni ovidiane, ci aiuta Piero Boitani, professore presso "La Sapienza", critico letterario, traduttore, studioso in più campi letterari (segnaliamo in particolare i suoi approfondimenti sul mito, vista l'opera oggetto dell'articolo odierno). Nel suo Ovidio. Storie di metamorfosi, appena uscito per la neonata collana di Il Mulino, "La voce degli antichi", Boitani ci propone un omaggio alla sua passione per Ovidio raccontando alcuni episodi-chiave del poema.
(…)
Come sottolinea Boitani in più punti della sua opera, siamo spesso davanti a storie dolorose; quelle felici ci sono solo quando creature uccise sulla Terra diventano costellazioni, trovando così conclusioni consolatorie. Anche l'amore non è visto con serenità, lo possiamo dedurre dagli episodi scelti da Boitani: a volte non è corrisposto (si pensi al celeberrimo passo di Apollo e Dafne), a volte è il destino giocare un tiro mancino (come in Piramo e Tisbe, un'antica favola alla Romeo e Giulietta che vi consiglio di riprendere). Uno spazio a sé meritano poi l'arte e gli artisti, ben presenti nel poema: Medusa, Aracne, Pigmalione, Orfeo, Dedalo fino all'autore stesso. Ovidio non si tiene infatti certo fuori dall'opera, ma anzi occupa un posto di primo piano nella chiusura delle Metamorfosi: crede che il suo poema sarà destinato a durare molto più di lui, nei secoli, e dunque la sua fama proseguirà ben oltre il suo corpo mortale.
Alla fine del volumetto appena edito da Il Mulino, viene davvero voglia di tornare a leggere le Metamorfosi (quante storie abbiamo ancora da scoprire lì dentro?), ma se non le avete in casa, non dovete necessariamente aspettare, perché dopo le pagine di Boitani il libro ci propone il terzo libro del poema. Una bella occasione per superare le resistenze iniziali o il timore reverenziale di non essere "all'altezza", per poi abbandonarsi alla lettura diretta dell'opera, anche grazie alla guida di Boitani.
G. M. Ghioni, https://www.criticaletteraria.org/2020/09/piero-boitani-ovidio-metamorfosi.html

 

L’incipit: C’è un solo libro antico che rivaleggi con l’Odissea quanto a fascino e potenza narrativa: le Metamorfosi di Ovidio. È un libro concepito per sfidare il tempo e vincerlo, perché s’apre con l’inizio del mondo e si chiude con la metamorfosi finale – la glorificazione – del suo autore al di là della sua vita e della sua epoca.
Chi adora l’
Odissea – e io ne sono sempre stato un appassionato lettore – non può non amare le Metamorfosi, che ne sono quasi l’opposto: quanto quella è ordinata, eppure sempre sorprendente, sequenza dall’inizio alla fine, con dei flashback che la rendono ancora più avvincente, tanto queste sembrano una congerie caotica e anarchica nella quale il lettore, a tutta prima, si smarrisce sbigottito, senza capire più nulla, e poi spalanca gli occhi stupito quando comincia a vedere i nessi, le corrispondenze, i contrasti.
Duecentocinquanta storie che nascono l’una dall’altra a velocità vorticosa e riassumono l’intera mitologia classica, Nascono come matrioske, o come scatole cinesi, l’una dentro l’altra: talvolta, è stato detto, pare una fossa di serpenti, dove l’uno mangia la coda dell’altro mentre la sua viene a propria volta attaccata da un altro ancora. Usano spesso, con sofisticata maestria, la tecnica della mise en abyme, per la quale un narratore inizia una storia, e poi cede la voce a un secondo all’interno di quella storia, che a sua volta lascia la parola a un terzo, e così via.
Il principio che le regola è quello della continua trasformazione. Approccio geniale e sensazionale, perché raccontare il divenire come forma più vera dell’essere è impresa di non poco conto. E narrare le favole della mitologia sub specie metamorphoson richiede un’ispirazione e un’impostazione particolari, e penna a un tempo rapida, leggera e ferma: vuole in primo luogo una capacità di vedere i corpi e immaginarli in movimento continuo; e poi ascoltare le voci e riprodurle con concisione estrema ma con eco infinita; in ultimo, di comprendere fino in fondo quali passioni si agitino nell’animo di donne uomini e dèi e determinino, insieme al destino e al caso, le trasformazioni. La varietà delle metamorfosi è perciò, per sua natura, senza limite, l’oggetto primo essendo però sempre un essere umano o una ninfa, e l’ultimo sempre un animale o una cosa: un’orsa, un lupo, un ragno, un albero, un fiore, una costellazione-

 

L’autore: Piero Boitani è professore emerito dell’Università di Roma “Sapienza”. Nel 2016 ha vinto il premio Balzan per la letteratura comparata. Fra i suoi libri pubblicati da il Mulino ricordiamo: Sulle orme di Ulisse (nuova ed. 2007), Tre favole romane (2014), Il grande racconto di Ulisse (2016), Dieci lezioni sui classici (2017), Il grande racconto delle stelle (nuova ed. 2019).

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