Novità
Scuola Slow è anche su Twitter (https://twitter.com/Scuolaslow) e su Facebook (https://www.facebook.com/scuola.slow)
La scuola serve a vivere meglio, non a produrre di più
(Nando Cianci)
Cos'è Scuolaslow
Scuolaslow è una piazza nella quale incontrarsi, discutere, raccontare le riflessioni, le esperienze, le pratiche intrecciate con l'idea di una scuola slow, vale a dire sottratta...
Ci ha lasciato Mario Lodi, un grande Maestro, il cui insegnamento resterà nelle menti e nei cuori di tutti coloro che amano la scuola e, soprattutto, le persone che la frequentano.
Lo ricordiamo con un articolo apparso su Repubblica il 16 febbraio 2012, alla vigilia del suo novantesimo compleanno.
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2012/02/16/
mario-lodi.html
(Per aprire la scheda di ogni singolo libro
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FONDATA SULLA CULTURA LA BICICLETTA DI BAMBU' PEDAGOGIA NELL'ERA DIGITALE
Sul sito www.lascuola.it è comparso l’appello Difendiamo la filosofia, che riproponiamo qui sotto, invitando tutti a riflettervi sopra e, se d’accordo, a sottoscriverlo.
Promotori: Roberto Esposito, Adriano Fabris, Giovanni Reale
Questo, per la filosofia e per la cultura umanistica in generale, è un momento non facile. Prevale un’ideologia tecnocratica, per la quale ogni conoscenza dev’essere finalizzata a una prestazione, le scienze di base sono subordinate alle discipline applicative e tutto, alla fine, dev’essere orientato all’utile. Lo stesso sapere si riduce a una procedura, e procedurali ed organizzative rischiano di essere anche le modalità della sua costruzione e valutazione. Un conoscere è valido solo se raggiunge specifici risultati. Efficacia ed efficienza sono ciò che viene chiesto agli studiosi: anche nell’ambito delle discipline umanistiche.In questo quadro non stupiscono, per restare nell’ambito filosofico, l’eliminazione della Filosofia teoretica da molti
Il talento di Zi’ Angelo
che nulla sa di internet
di NANDO CIANCI
Nella valle del Sangro un anziano contadino veleggia serenamente verso le 90 primavere. E’ un uomo di straordinaria cultura. Ha terminato gli studi nel 1936 conseguendo la licenza elementare. Le letture, di cui andava ghiotto, sono sempre state limitate dalla scarsità dei libri in circolazione durante la sua gioventù e dalle esigenze dei lavori che gli confiscavano l’intera giornata, dall’alba al tramonto. Leggeva e rileggeva, perciò, i pochi libri che riusciva a conquistare, rinunciando ai due gelati all’anno che gli toccavano in occasione delle