di Alessandro Mariotti
Nuovo Mondo, pp. 104, € 5,00

«In una comunità umana dominata dalle immagini  fare versi è anche una difesa della scrittura alfabetica contro il tedio televisivo e la pasoliniana omologazione nella mediocrità universale del vuoto etico. E' un modo per far tornare qualcuna di quelle lucciole che una volta affollavano le siepi e i prati della nostra infanzia.
Alessandro Mariotti, che pure ha familiari gli sperimentalismi delle avanguardie, preferisce un linguaggio aperto, comunicativo. (...)
Ma al di là delle analisi, quello che conta ai fini della valutazione di un'opera di poesia, è l'impressione d'insieme, il carico di suggestioni e di immagini che si lascia dietro.
Questa prima raccolta di liriche di Alessandro Mariotti non delude le aspettative del lettore, gratificato da un messaggio poetico di elevata qualità e ampliamente articolato» (dalla Introduzione di Giovanni Nativio)