Novità
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La scuola serve a vivere meglio, non a produrre di più
(Nando Cianci)
Cos'è Scuolaslow
Scuolaslow è una piazza nella quale incontrarsi, discutere, raccontare le riflessioni, le esperienze, le pratiche intrecciate con l'idea di una scuola slow, vale a dire sottratta...
L’estate piò essere il tempo del relax, della riflessione, del ritrovato piacere di un tempo rallentato in cui la lettura trovi la sua dimensione naturale. Per favorire e stimolare questo piacere, Scuola Slow ha allestito una piccola vetrina di libri. Che potrà essere arricchita da nuovi titoli che dovessero pervenirci.
Per aprire la scheda di ogni singolo libro in vetrina, cliccate sulla relativa immagine della copertina. Buona lettura a tutti!
di Paolo Cognetti, Einaudi, Torino, pp. 206, € 18,50
Il libro: La montagna, con i suoi silenzi, le sue pietre, i suoi ghiacciai. Come paesaggio fisico. Ma soprattutto come paesaggio dell’anima. Una montagna che non può essere considerata uno sfondo o la cornice di ambientazione del romanzo di Paolo Cognetti Le otto montagne. Perché essa vive nei personaggi che animano una storia di amicizia, di iniziazione, di dinamiche familiari, avventure. Personaggi accomunati dall’amore per la montagna.
Attraverso una vicenda autobiografica, la disseminazione dei germi della "Buona scuola". Scoperti dopo un buon piatto di spaghetti con le vongole e un bicchiere di Trebbiano.
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«Che valenza educativa può avere un muro così alto?», si chiese, più di trent’anni fa Mario Tagliani, davanti al muro che separava il carcere minorile “Ferrante Aporti” dal resto del mondo. Cosa c’era dietro lo vide quando lo varcò, per fare da insegnante ai giovani reclusi. Visto da fuori, dietro il muro c’è il carcere. Ma il muro può essere visto anche dall’altra parte. E in quel caso dietro il muro c’è tutta la società. È per questo che una rubrica del blog www.apassoduomo.it si chiama Dietro il muro. E si chiama così anche pensando ai tanti muri -non solo materiali- che si vanno costruendo nel mondo d’oggi, in aggiunta a quelli già esistenti. Perché dobbiamo sapere che i muri servono anche per non farci vedere cosa c’è dietro. È bene, invece, andare a vedere.
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9 ragioni per amare il Greco, di Andrea Marcolongo, Laterza, Bari-Roma, pp. 160, € 15,00
Il libro: Croce e delizia degli studenti del liceo classico, procacciatore di notti insonni e segno di distinzione nei personali bagagli culturali, il greco antico è molto di più del pur utile esercizio mentale che tra i banchi di scuola propone astrusi segni da decifrare, paradigmi da ripetere all’infinito e costruzioni logiche affascinanti. E’, come tutte le lingue, un modo di pensare e di guardare il mondo. Un modo che coinvolge, e sconvolge, concetti fondamentali della nostra vita e della nostra cultura, a partire da quello del tempo.
Ma ci si può addentrare negli aspetti linguistici, fonetici, grammaticali, sintattici di una lingua “morta” al di fuori deicontatti “coercitivi” che la scuola impone con essa? E attraversarne la storia del suo splendore e delle sue influenze ancora vive senza farsi intrappolare in un puro esercizio di erudizione?