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La scuola serve a vivere meglio, non a produrre di più
(Nando Cianci)
Cos'è Scuolaslow
Scuolaslow è una piazza nella quale incontrarsi, discutere, raccontare le riflessioni, le esperienze, le pratiche intrecciate con l'idea di una scuola slow, vale a dire sottratta...
Un blog scritto a più mani e pensato come luogo di incontro, di riflessione su fatti e tendenze presenti nella contemporaneità, di confronto aperto. Vi invitiamo a visitarlo a questo indirizzo: www.apassoduomo.it
È in preoccupante espansione il fenomeno dei ragazzi che vivono nel chiuso della loro stanza e praticano solo relazioni virtuali. Sono la manifestazione radicale di una società che non incoraggia le relazioni umane. Occorre ricostruire un’idea e una pratica di comunità.
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Una docente presa a sediate dagli studenti, una mamma che sputa addosso alla maestra della figlia. E' cronaca degli ultimi giorni a confermare quello che dicono le statistiche internazionali: l'Italia è tra gli ultimi paesi al mondo per rispetto nei confronti di chi insegna.
A dirlo con i numeri l'indagine del Global teacher status index, fatto grazie a 35mila intervistati tra i 16 e i 65 anni. Il nostro paese è al 33 posto su 35 per quanto riguarda lo status degli insegnanti, il rispetto degli alunni per chi sta in cattedra è in linea. E il mancato rispetto va di pari passo con i cattivi risultati degli studenti: anche loro agli ultimi posti nei test internazionali Pisa di matematica e lettura.
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Piovono botte sui professori (e qualche volta anche sugli alunni). Ma il problema non si risolve con la nostalgia dei “bei” ceffoni di una volta, perché riguarda un degrado assai più generale. Il tentativo di ridurre gli insegnanti a funzionari dell’apparato tecnologico.
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